PIANO REGOLATORE GENERALE A VITTORIA

La revisione al Piano Regolatore Generale di Vittoria è ferma da 6 anni ed ancora siamo lontani mille miglia dall’avere uno strumento volano dell’economia vittoriese, come lo ha definito il vicesindaco ed assessore all’urbanistica. Perché è ferma da 6 anni? Come mai tutto questo tempo? Quanto ancora bisognerà aspettare? Tutti interrogativi che non hanno ancora una risposta, mentre i cittadini si stanno facendo “giustizia” da loro, soprattutto coloro che hanno i mezzi e le economie per farsela.

L’incarico per la revisione, che per intenderci deve solo rivedere i vincoli e le prescrizioni apposte nell’ultima  variante perché il PRG vigente è ancora attualissimo ed in grado di rispondere a tutti i desideri di crescita  della collettività vittoriese, viene data dall’ex Sindaco Aiello nel lontanissimo 19/settembre/2005 pochissimi giorni prima delle sue dimissioni, avvenute nei primi di Ottobre, all’Ing. Erbicella. Perché è stato dato 36 mesi prima della sua scadenza quando la legge prescrive solo 18 mesi prima? Si è voluto ipotecare la futura gestione urbanistica anche al nuovo sindaco (che poi è stato il suo delfino Nicosia)? Perché Nicosia non ha revocato la nomina di Erbicella, fatta dal suo acerrino nemico Aiello, visto anche che nel suo programma scriveva che “verrà affidata in ogni caso ad urbanisti di chiara fama nazionale che abbiano come obiettivo lo sviluppo armonico del territorio scevro da vicinanze ad interessi locali e di privati”? MISTERO.

Dal 2006 presso l’assessorato all’urbanistica si sono succeduti 4 assessori (Branchetti, Piccione, Cavallo e Caruano) e ben 4 dirigenti (Barone, Troia, Avarino, Poidomani) hanno lavorato commissioni, gruppo piano, riunione ad iosa, ma della variante nemmeno l’ombra. UN FALLIMENTO POLITICO altro che volano dell’economia. Perché la prima variante, quella del 1997, è stata realizzata in soli due anni e questa dopo sei anni ancora non esiste? A chi giova tutto questo? NON LO SAPPIAMO. Sappiamo per certo che tutti i proventi dell’edilizia e della sanatoria che dal giugno del 2006 al Dicembre del 2010 sono stati circa 10 milioni di euro sono andati a rimpinguare altri capitoli e non quelli per cui sono destinati i contributi dei cittadini. Di miglioramenti, di opere pubbliche, di edilizia pubblica, di periferie abbellite, nemmeno un accenno. Le uniche opere sono state gestite con i fondi della cassa depositi e prestiti, ossia con i mutui che hanno appesantito il bilancio. Il resto proviene dalla precedente amministrazione: dissesto idrogeologico, asfalto delle strade, scuola media vittoria colonna, autoporto ecc.

Pertanto condividendo quello che diceva nel suo programma Nicosia che facciamo nostro, il Piano Regolatore Generale deve essere gestito con quei principi di trasparenza e di sviluppo negli interessi della collettività,  scongiurando la contiguità con faccendieri che vorrebbero speculare sul futuro di questa città.

          

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