PIANO DI RIDIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, A RAGUSA UN TAVOLO TECNICO

Un incontro urgente tra l’Assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Riccardo Terranova e i rappresentanti dei comuni iblei, i dirigenti scolastici degli istituti superiori e le organizzazioni sindacali per discutere del piano di dimensionamento dell’offerta formativa in provincia di Ragusa. Obiettivo: pervenire ad una proposta organica  secondo i parametri fissati dalla circolare assessoriale che prevede l’accorpamento di istituti per con meno di 500 studenti.

“Ho convocato questa conferenza di servizi – esordisce Terranova – per verificare le istanze di comuni e dirigenti cercando di salvaguardare istituzioni scolastiche di prestigio, ma anche indirizzi scolastici e cercare di pervenire ad una proposta organica ed unitaria. Sono convinto che la collaborazione favorirà la nascita di una proposta che, avallata dal provveditore, potremo inviare alla Regione. Si tratta di parere consultivo ma penso che, se formulata con equilibrio tra esigenze della provincia e i dettami della circolare, gli organi regionali potranno tenerne conto”. 

Il dibattito è stato molto serrato e i rappresentanti sindacali e i dirigenti scolastici hanno manifestato le esigenze dei territori e dell’utenza scolastica proponendo di ottimizzare al massimo il numero degli studenti iscritti ai vari istituti senza con questo penalizzare alcuni indirizzi. Unanime la richiesta di non creare doppioni di indirizzi con il rischio di depauperare l’offerta formativa e di perdere un numero eccessivo di dirigenze e conseguentemente di posti di lavoro, così come è stato sottolineato di avviare una attenta politica del decentramento degli indirizzi scolastici che svuota alcuni istituti a favore di altri.

Alcuni esponenti al tavolo tecnico lamentano la tardività dell’intervento dell’Assessore, tenuto conto il termine del 10 novembre, ma, ribadisce il dirigente del servizio, Avv. Nitto Rosso, è un periodo difficile per gli amministratori che si trovano a fronteggiare la quotidianità sempre in via emergenziale. “I tempi sono proibitivi – aggiunge Rosso – per questo motivo occorre mettere da parte le polemiche per esprimere un parere unitario che tenga conto delle istanze provenienti da tutto il territorio ed avanzare una proposta organica alla Provincia. Le scelte che verranno fuori da questo tavolo non sono certo dettate da strategie politiche nè fanno parte di un piano di programmazione a lungo termine”.

Il confronto si è chiuso con la proposta che i singoli consigli d’istituti si autodetermino circa la scelta di eventuali opzioni di indirizzi scolastici o proposta di accorpamenti.

 

 

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