È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PIANO AZIENDALE ASP 7 RAGUSA
30 Gen 2016 15:11
Sulle modifiche al piano aziendale dell’Asp 7 il Sindaco di Ragusa e il Presidente del Consiglio Comunale trasmettono alla stampa, oltre agli atti già pubblici inerenti all’ordine del giorno ed alla conferenza dei capigruppo votati all’unanimità dal Consiglio Comunale, anche le eccezioni al piano aziendale dell’ASP7 che, congiuntamente, avevano consegnato nelle settimane scorse alla VI Commissione Sanità dell’ARS a seguito dell’audizione avuta lo scorso 10 dicembre.
Riservandosi una lettura approfondita della deliberazione della Giunta Regionale anche in relazione alla deliberazione n. 54 della VI Commissione dell’ARS, le due maggiori cariche istituzionali del Comune di Ragusa hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Sindaco Federico Piccitto – Come accade ormai fin troppo spesso a Palermo il diritto legittimo dei cittadini ad una sanità di qualità é stato totalmente disatteso. Registriamo con amarezza come la nostra audizione in VI commissione regionale, infatti, nonostante la lunga e dettagliata nota che avevamo inviato a tutti i componenti insieme al Presidente Iacono, abbia ottenuto come unico risultato, seppur positivo, il mantenimento dell’ unitá operativa complessa di Malattie Infettive nell’ospedale del comune capoluogo. Poiché, però, la nostra battaglia non è legata alle “elargizioni” che gentilmente ci vengono concesse da Palermo, bensì ad un reale miglioramento della rete sanitaria in tutto il territorio ibleo, mediante una razionalizzazione ragionata e che guardi, principalmente, alle esigenze dei cittadini, non possiamo essere assolutamente soddisfatti. Proseguiremo quindi nella nostra battaglia, forti delle nostre ragioni. Il dato più sconcertante, invece, é legato al fatto che nonostante abbiamo chiesto da tempo un incontro urgente con l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi e, nonostante abbiamo reiterato più volte tale richiesta, non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Peraltro l’assessore Gucciardi è in buona compagnia, perché da tempo, anche su altri fronti, le istanze di questo territorio vengono totalmente ignorate o deluse, trincerandosi dietro un silenzio che desta preoccupazione. Ignoro l’obiettivo che si intenda raggiungere mediante tale pervicace assenza di confronto, ma chi crede che rimarremo passivi ad osservare un percorso che danneggia i destinatari principali di un’azione amministrativa di questo tipo, ovvero i cittadini, sbaglia di grosso.
Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono – Esprimo soddisfazione solo per l’avere ripristinato all’Ospedale di Ragusa come UO Complessa le ‘malattie infettive e tropicali’ che rientra in area Medica ed era una importante eccezione che avevamo posto, ma per il resto è buio assoluto e i danni per la sanità a Ragusa rischiano di permanere per anni, ed anche dopo la fuoriuscita dell’attuale management dell’ASP di Ragusa.
Sulle motivazioni delle mie affermazioni richiamo integralmente gli atti prodotti e votati all’unanimità dal Consiglio Comunale e le eccezioni al piano presentate con il Sindaco per comprendere quanto grande è la distanza tra un piano aziendale privo di qualsiasi dato a supporto (peraltro confermato candidamente in sede di audizione all’Ars del direttore generale dell’Asp 7) delle scellerate decisioni assunte e ciò che invece dovrebbe andare nella direzione della maggiore tutela della salute dei Cittadini. Noi lo abbiamo scritto in maniera precisa, puntuale, articolata e in audizione all’ARS ci è stato detto che il piano aziendale il direttore generale lo aveva condiviso con i deputati regionali della provincia. Riteniamo anche questo un fatto molto grave ma ci fornisce anche una spiegazione alle irrazionalità del carente piano approvato perché scelte e criteri non sono quelli del bisogno di salute ma dei bisogni elettorali.
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