PHILADELPHIA UN SUCCESSO DAL SIGNIFICATO PLURIMO

Ricordiamoli ancora a distanza di una settimana, sono Lorenzo Licitra, tenore , Rachele Amenta, giovane talento canoro , il gruppo di ballerine della scuola di danza Mila Plavsic. Sono stati i protagonisti apprezzati  della Festa della Repubblica italiana del 2 giugno a Philadelphia.

Rappresentano tutti insieme una bella pagina di cronaca iblea, positiva e luminosa, che merita ancora di essere segnalata all’attenzione di quanto credono ancora nelle belle potenzialità che offre il nostro territorio.

Il loro successo  ha una valenza plurima che va al di là del gradimento espresso dalle autorità consolari e dal vasto e competente pubblico di italo americani convenuti alla manifestazione, ospitata peraltro negli stabilimenti dell’Agusta Elicotteri , uno dei luoghi simbolo dell’imprenditoria italiana all’estero.

E’ il segno di una gioventù bella ed effervescente, brava e preparata, che guarda al futuro con ottimismo e non con la rassegnata apatia che si fa strada in larghi strati della popolazione, in uno dei periodi più tristi della storia nazionale. Rappresenta una sfida, una reazione, una voglia di credere in un futuro meno grigio di quello che appare ai loro occhi, ed è motivo di speranza e di rinascita. Di largo spessore è il significato simbolico che si sprigiona da questa avventura americana.

Senza piagnistei o vagiti di piangersi addosso, come in molti della loro età,  questi giovani ragusani si sono proposti  d’iniziativa per vivere il sogno americano, per interpretare una avventura umana prima ancora che artistica, ricca di fascino e di avventura negli States, consapevoli di non poter contare su alcun supporto pubblico ma solo sulle loro risorse personali e finanziarie.  Hanno investito in formazione e sapere, con una disposizione d’animo  pronta a mettersi in gioco , con una istintiva  voglia di migliorarsi, affrontando con gioia e disincanto il giudizio di un pubblico lontano, pronto magari  a guardarli  con uno spirito di sufficienza o di ostentato distacco.

Molti degli invitati alla Festa della Repubblica di Philadelphia, nel leggere l’invito del Console Italiano  Luigi Scotto, avranno anche sollevato iniziali perplessità sul valore degli artisti iblei, o magari si saranno chiesti da quale lontano angolo del mondo  provenissero. Non si penserà infatti che il nome di Ragusa sia all’apice della conoscenza degli Italo americani, anzi, molta strada vi è ancora da percorrere !!!!!

Ed invece i nostri ragazzi hanno sciorinato ,con stile e semplicità, disincanto e consumata professionalità, un vasto repertorio di danze, canti e coreografie, catturando l’attenzione del presenti, dissolvendo iniziali perplessità, e imponendosi alla grande fino a suscitare unanimi, convinti e fragorosi consensi ,  confortando in tal modo anche il Consolato che aveva creduto nella proposta dell’Associazione Ragusani nel Mondo tramite l’Ass dei Siciliani della Pensylvania. E non è finita qui, perché si sono schiuse le porte per un loro ritorno a breve negli States……!

Una bella avventura, come in una favola da copione, che ha trasformato il gruppo da apparente piccolo anatroccolo a splendido ed elegante cigno.

Ed in questo contesto, dinanzi ad una platea prestigiosa e ricca di importanti personalità, è stata esaltata  la promozione del territorio ibleo, di cui i giovani artisti iblei sono stati dei piccoli ma autentici e fieri Ambasciatori.

Dal quel giorno  Ragusa e la sua provincia per molti dei convenuti non è stata più un punto piccolo e oscuro del pianeta, ma una realtà territoriale che è brillata grazie al semplice gesto artistico di un manipolo di giovani nei cui occhi brillava una luminosa voglia di vivere.

E’ una bella storia da raccontare, perché ha in sé molti significati:  desiderio di stimolare percorsi emulativi alle generazioni di coetanei iblei, di dare una sferzata personale e collettiva , voglia di mettersi in gioco, fiducia nelle loro doti artistiche, capacità di indossare i panni di testimoni della terra iblea, di capire che la  cultura e l’arte sono  momenti  unificanti dei popoli. Una storia ricca di positività, che fa da contraltare alle tante pagine di cronaca iblea  che brillano per luce di segno inverso.

Senza esserne consapevoli e lungi da atteggiamenti di falso divismo, questi ragazzi  rappresentano delle  piccole ma luminose stelle nel firmamento dell’attualità iblea,  ed  hanno esaltato e nel contempo confortato con esiti estremamente gratificanti l’impegno  dell’Associazione dei Ragusani nel Mondo, che con Philadelphia ha aggiunto un altro importante tassello al mosaico ventennale di raccordo fra la provincia ed il resto del mondo.

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