PERSONALE CENTRO DIALISI KAMARINA DI VITTORIA E COMISO PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE

La F.P. CGIL di Ragusa ha proclamato lo stato di agitazione programmando una giornata di sciopero il 7 febbraio p.v. del personale del Centro Dialisi Kamarina di Vittoria e Comiso.
Lo annuncia in una nota il responsabile provinciale del dipartimento sanità del sindacato, Angelo Tabbì, inviata alla Direzione Centro Dialisi Kamarina di Vittoria, al Prefetto di Ragusa, all’Assessore Regionale alla Salute, al Presidente della commissione Sanità e al Commissario Straordinario dell’ASP Ragusa.
Nella missiva si sostiene che a tutt’oggi non è pervenuta nessuna risposta alla richiesta di ritiro della comunicazione ai dipendenti di voler porre in essere il cambiamento del CCNL sin ad oggi applicato (Sanità Privata AIOP) con altro di natura diversa destinato agli studi professionali a partire dal 1 Febbraio 2013.
Visto che a nulla sono valsi i tentativi di dialogo, svolti nei giorni scorsi dalla RSA, alla quale era stato promesso il ritiro della proposta avanzata da questa direzione.

Un comportamento a dir poco indecifrabile ma che viene valutato come Antisindacale. Ne fa prova la comunicazione avanzata solo ai lavoratori, nonostante fosse presente in sede una rappresentanza Sindacale Aziendale della Fp Cgil a cui sono iscritti la stragrande maggioranza dei lavoratori del Centro.
I lavoratori chiamati in assemblea, per discutere della decisione dell’azienda di variare il CCNL, con altro nettamente peggiorativo, ( oltre 300 Euro in meno al mese, con aumento dell’orario di lavoro da 36 a 40 ore settimanali ed altro ancora) ha deciso all’unanimità, la dichiarazione dello stato d’agitazione di tutto il personale e con le modalità previste dal CCNL (AIOP), la proclamazione di una giornata di sciopero di 24 ore per il 7 Febbraio 2013.

“Alle istituzioni interessate, scrive Angelo Tabbì, ognuno per le proprie competenze chiediamo: al prefetto, di volersi far carico, dell’apertura di un tavolo di trattativa, che porti a un protocollo d’intesa, a cui sia presente la direzione del Centro Dialisi Kamarina, volto a salvaguardare oltre i lavoratori anche l’utenza, in considerazione della delicatezza delle prestazioni svolte dai lavoratori, che nei centri dialisi praticano assistenza e terapia salvavita; all’Assessore, chiediamo, se le risorse economiche messe a disposizione per i centri dialisi convenzionati, siano congrue per sostenere l’applicazione del CCNL sin ora applicato (AIOP).
Quale destino avrebbe la sanità convenzionata se ogni centro dialisi convenzionato si dotasse di un CCNL diversificato, nei quali spesso il riferimento alla sanità è solo apparenza, con le convenzioni esistenti svuotate dalle garanzie in esse previste?

Simili fatti aprirebbero scenari diversi da quelli garantiti sin ora dal CCNL della sanità privata, con concorrenza sleale fra chi opera con criteri il più possibile normati e chi punta soltanto al profitto, a scapito dei lavoratori, fra l’altro in un settore dove ben il 70% delle prestazioni è in regime di convenzione.
Oltre le tante decurtazioni previste dal CCNL” Studi professionali area sanità” non è previsto nemmeno l’applicazione della legge 146, né i servizi minimi in caso di sciopero e lascio immaginare cosa avverrebbe in caso di vertenze in totale contrapposizione.

L’azienda nella fattispecie si considera come se fosse uno studio dentistico o un ambulatorio privato; dov’è finita la garanzia per l’utenza?

Per noi è e resta un presidio sanitario così come previsto dall’articolo 1 del CCNL AIOP. La scrivente oltre che attendere una risposta con urgenza è disponibile sin da ora ad un incontro per meglio chiarire .Al Presidente Commissione Sanità chiediamo di essere ascoltati in virtù di quanto sin qui sostenuto, e ulteriori dettagli, che potranno essere approfonditi in sede di commissione sanità; al Commissario ASP chiediamo un incontro per tutelare sopratutto i pazienti della provincia e una verifica sulla convenzione con la Kamarina medica SRL.”

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