Pericolo incendi alto in provincia di Ragusa. L’avviso è del Dipartimento di Protezione civile regionale

In una provincia, quale quella di Ragusa, che in questa estate 2024 ha già dato tanto in termini di incendi nel suo territorio, oggi il bollettino del Dipartimento della Protezione civile regionale che porta la firma del suo direttore Salvo Cocina indica di tenere massima l’attenzione. Il rischio incendi è alto ed il livello di allerta è indicato come “attenzione”. Secondo il Dipartimento regionale “le condizioni meteo-climatiche e l’umidità del combustibile vegetale sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco molto elevata e propagazione estremamente veloce”. Secondo l’avviso regionale l’attenzione deve portare l’attivazione dei presidi in caso di pericolosità classificata alta e nel caso in cui ci sono incendi e si teme la propagazione con i venti di maestrale che soffiano sull’isola da moderati a tesi.

La provincia di Ragusa in questa estate 2024 ha già patito parecchio per incendi.

Il territorio di Scicli, in particolare, è quello maggiormente colpito: nel numero e nelle estensioni delle superficie dove si sono sviluppati gli incendi. E’ la caratteristica di questa area della provincia iblea dove gli incendi in vaste zone si registrano puntualmente nel mese di agosto e dove i territori colpiti sono quasi sempre gli stessi. Messo in ginocchio l’intero asse torrentizio della Fiumara con un incendio che, appena dieci giorni fa, ha interessato oltre 50 ettari di terreni coltivati ad orti con produzioni giornaliere di ortaggi; notevoli danni anche in contrada Balatelle dove una grande estensione di terreni è stata arsa dalle fiamme ed in ultimo, appena nello scorso fine settimana, l’incendio a monte della frazione di Sampieri che ha interessato una vasta area fra i confini della borgata sciclitana e quella di Marina di  Modica. Troppi interrogativi su questi incendi che cadono sempre nello stesso periodo e nelle stesse aree. Dal dopo spegnimento in poi c’è la necessità di capire cosa succede nello “Sciclitano” e soprattutto perchè nello stesso periodo e nelle stesse aree, siano esse incolte che non. 

Foto: repertorio

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it