PER SAN LORENZO GUARDIAMO LE STELLE RIPENSANDOCI PIÙ UMANI!

 

La grave crisi – che per la Caritas significa ricevere ogni giorno (senza sosta estiva) decine e decine di richieste di aiuto da parte famiglie che non sanno più cosa fare – ci spinge a cercare tutte le strade. Ci vorrà anzitutto la riflessione, perché sta accadendo paradossalmente che, mentre crescono i bisogni, diminuisce la generosità (anche e soprattutto da parte di chi non è toccato dalla crisi o comunque potrebbe aiutare) e soprattutto non si mettono in discussione stili di vita e eccesso di spese non necessarie. Ci saranno anche ulteriori segni concreti: non ci stiamo per questo fermando nemmeno in estate, stiamo attivando il “Centro di pronta accoglienza per sfrattati” e il microcredito speciale per artigiani e commercianti colpiti dalla crisi, già annunciati durante l’Eucaristia cittadina del Corpus Domini. Si stanno elaborando regole che permettono di aiutare con intelligenza e con precise verifiche e si stanno avviando i lavori per le tre case della rete di pronta accoglienza. Ci vorranno immediatamente 15 mila euro per la ristrutturazione di quella centrale e poi bisognerà pensare ad arredamento e gestione. Ci vuole soprattutto uno slancio di solidarietà che ci renda tutti più umani, più capaci di rinunciare al di più per chi non ha niente. Si tratta di una sfida alta soprattutto per i cristiani, che dovremo dimostrare di onorare Cristo nei poveri e di non tenere ai beni materiali, consapevoli peraltro che ogni chiusura ai poveri mette in gioco la stessa salvezza eterna, almeno a quanto viene detto nel cap. 25 di Matteo! Mentre si lavorano su riflessione e segni concreti, sembra importante anche un diverso immaginario collettivo: la festa di San Lorenzo, diventata occasione per riunirsi ed esprimere desideri scrutando le “stelle cadenti”, suggerisce che forse quest’anno il desiderio lo potremmo dilatare – farlo diventare comunitario” – e che le stelle potremmo pensarle come traiettoria di valori, di bene cercato insieme, di luminosità ritrovata nella solidarietà. Peraltro, la festa è di San Lorenzo, diacono, servitore dei poveri! E in quel giorno, chi va a messa ascolterà l’invito a donare con generosità nella consapevolezza che «Dio ama chi dona con gioia». Continuiamo allora ad invitare a vivere la crisi come occasione preziosa per una vita più sobria, fraterna e anche gioiosa.

 

 

 

 

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