Per le vie di Ibla, la suggestiva processione dell’Addolorata

Da una parte il barocco di Ibla, dall’altra il simulacro dell’Addolorata. Tutto attorno un silenzio ovattato. Carico di emozioni. Sensazioni che non possono essere spiegate più di tanto a parole. Solo chi è presente può testimoniare quanto certe suggestioni tocchino le corde della propria sensibilità. A prescindere dal fatto di essere o meno credenti. Sono questi i momenti straordinari di cui fa parte, a buon diritto, la processione di Maria Santissima Addolorata a Ragusa Ibla.

Il lento incedere, ieri pomeriggio, del simulacro della Madre piangente tra i monumenti Unesco, con le viuzze che trasudano un fascino particolare, facendo da cornice ai fedeli in processione, tutti in ossequioso silenzio, a punteggiare ogni tratto del cammino, rappresenta una esperienza singolare ed irripetibile. In città, solo in questa festa è possibile riscontrare un’esperienza del genere. Molto intima. In cui la carica di spiritualità e il misticismo della fede costituiscono un elemento unico.

Elementi che, quest’anno, dopo il periodo pandemico, sono tornati a riaffiorare e rivivere per scandagliare meglio le sottili sfumature del credo di ciascuno. E non è un caso che l’avvenimento religioso in questione sia da annoverare tra i più antichi del borgo barocco di Ragusa. Anche stavolta, la processione, guidata dal parroco del Duomo, il sacerdote Pietro Floridia, e che è partita dalla chiesa di Santa Maria dell’Itria, non ha tradito le attese, raccogliendo attorno a sé un consistente numero di devoti, gli stessi che hanno preceduto il simulacro della Vergine con i ceri, accompagnando il fercolo tra i vicoli e le viuzze. La processione, accompagnata dal corpo bandistico San Giorgio Città di Ragusa, si è snodata lungo le viuzze limitrofe alla chiesa di Santa Maria dell’Itria.

Poi, in piazza della Repubblica, dinanzi alla chiesa delle Anime sante del Purgatorio, il simulacro è stato sistemato sul carrello mobile. E da qui la processione è proseguita per le strade del quartiere barocco. In più, riprendendo la tradizione, c’è stata la sosta all’interno del Duomo di San Giorgio, con un momento dedicato a una speciale preghiera mariana. Un rito pregnante, caratterizzato da una intensa sacralità e spiritualità. Il momento solenne dei festeggiamenti che, per tutta la settimana, hanno animato il fervore religioso di questa zona di Ibla, è stato seguito con estrema partecipazione dai fedeli che hanno rinnovato il proprio affetto nei confronti della Madre piangente. Il simulacro ha fatto rientro in chiesa dopo circa due ore.

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