PER LA RAGUSA-CATANIA SI RICOMINCIA DA UNO

Se non fosse stato per la proposta finale del Prefetto di Ragusa Francesca Cannizzo che ha convinto quasi tutti (alcuni come ad es. l’On.le Leontini infatti non ha firmato) l’incontro fra la deputazione iblea a Sala D’Ercole, il Comitato ristretto per l’autostrada e l’assessore regionale alle viabilità ed infrastrutture Pier Carmelo Russo si sarebbe concluso con un bel fiasco. Russo infatti ha esibito una lettera del Presidente Lombardo con la quale indicata come prioritaria l’opera infrastrutturale viaria ma che non revoca la lettera del 30 agosto 2010 con la quale si esprimevano forti dubbi su tutta la vicenda per quanto riguarda la Convenzione e i finanziamenti, il regime di pedaggi cui veniva sottoposta l’arteria etc etc etc.  Come dire: “siamo contrari”.

Questo gli aveva valso l’iscrizione nel registro dei nemici di Ragusa assieme a Tremonti, Berlusconi, Matteoli ed altri,  “registro” che Russo stamani nel cortile della Prefettura ha respinto decisamente senza avere le carte per farlo perché se è vero che la nuovissima nota è un passo avanti è vero anche che, ad esempio, la richiesta dello stesso Russo ad Armao di anticipare la somma dovuta dalla Regione per l’infrastruttura e provenienti dai Fondi Fas è rimasta fin’ora senza risposta,mentre alcuni pensano che resterà tale fino a quanto lo Stato non darà materialmente quelle somme alla Regione Sicilia. Sia quel che sia il documento finale della riunione  mette una pezza in tutta la vicenda perché lascia aperta ancora una porticina ma non per evitare la manifestazione del giorno 14 cioè la marcia lenta, ma perché da la possibilità a Lombardo di riprendere la vicenda davvero compromessa negli ultimi tempi.

Tutti sono stati duri e polemici nella riunione soprattutto Incardona a Leontini ma anche il sindaco di Giarratana Lia che ha detto testualmente a Russo che anche la sua visita “è una presa in giro”. Ed allora la protesta ci sarà e forse in testa avremo l’assessore Russo che non capiamo contro chi protesterebbe se è vero come è vero che anche la Regione (forse non lui personalmente) ha tanta responsabilità in queste lungaggini. Il presidente del Comitato Franco Antoci nel suo intervento è stato di una chiarezza drammatica dicendo alla fine che il primo passo è la revoca della revoca perché per il finanziamento vero e proprio passerà almeno un anno e mezzo e quindi diamo precedenza alle procedure per definire l’appalto rimandando a tempi più congrui la vicenda dei soldi “liquidi”.

Il Prefetto ha salvato tutto, ma non ha certo potuto pretendere. Come non l’ha preteso, che tutto si risolvesse in un incontro nervoso ed improduttivo che i giornalisti (ammessi alla riunione) hanno potuto seguire “in diretta”. Grazie Prefetto Cannizzo hanno detto tutti ma la battaglia continua e forse ne vedremo delle belle.  

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