PER IL RIPASCIMENTO DELLA SPIAGGIA IL SINDACO MURAGLIE NON HA MOSSO UN DITO”

Tutta un’altra storia“: niente di più vero. Ha ragione il sindaco Muraglie quando rimarca ossessivamente la differenza tra sé e chi l’ha preceduto alla guida della città. La differenza c’è, ed è abissale.

Il sindaco Muraglie, ad esempio, pare essere dotato di non comune faccia tosta: nei giorni scorsi ha sfidato condizioni meteo avverse pur di recarsi in spiaggia, assieme alla sua Giunta, e farsi fotografare con i rappresentanti della ditta PACOS, che esegue i lavori di ripascimento morbido del nostro litorale. “Inizio lavori” la didascalia scelta dal primo cittadino. Chissà che strana sensazione di déjà vu, di già visto e già vissuto, avranno provato i rappresentanti della ditta esecutrice, dal momento che avevano già posato per la foto di rito insieme al sindaco Rustico ed alla sua Giunta, in occasione del vero inizio dei lavori, nel maggio del 2015.

La verità è che il sindaco Muraglie ha solo visitato un cantiere avviato da altri, per il quale lui non ha mosso un dito, i cui lavori sono regolarmente ripresi dopo il fermo imposto per consentire la sicurezza dei bagnanti durante la stagione estiva.

Per questo oggi, noi di Area Popolare vogliamo riproporre alla città quella foto del maggio 2015: per chiedere agli ispicesi se intendano ancora fidarsi di un sindaco mistificatore, che prende in giro i propri concittadini attribuendosi i meriti dell’opera che metterà in salvo la nostra fascia costiera.

Ci teniamo a mostrarvi quella foto perché siamo noi, stavolta, a rimarcare la differenza.

La differenza tra chi ha sempre creduto nel ripascimento e ha lottato per ottenere il primo finanziamento di 3.600.000 Euro, poi arrivato a fine 2008, e chi nel 2008 non sapeva nemmeno cosa fosse un ripascimento.

La differenza tra chi ha affrontato anni di faticose pastoie burocratiche per avere approvato il progetto generale definitivo di contrasto all’erosione, richiedendo anche gli ulteriori finanziamenti necessari a completare l’opera, quando avrebbe potuto puntare sulla via più comoda e breve, ma per nulla risolutiva, facendo subito quel poco che si poteva con i soldi già in cassa.

La differenza tra chi ha difeso il progetto dagli attacchi strumentali e infondati degli ambientalisti, e chi invece gli ambientalisti li teneva sottobraccio, assecondandone smanie e sbalzi umorali, al solo scopo di carpirne il consenso elettorale… altrimenti davvero non si spiega perché, appena insediatosi, il sindaco Muraglie abbia tentato di revocare il progetto di ripascimento e oggi, invece, se ne attribuisca tutti i meriti in maniera così entusiastica da riavvolgere il nastro della storia e, magicamente, far ricominciare i lavori avviati da noi un anno e mezzo fa.

Vogliamo, ancora, rimarcare la differenza tra chi sapeva che avrebbe abbandonato la carica di sindaco o di assessore senza vedere realizzati i frutti del proprio lavoro, ma orgoglioso di consegnare alla città lo strumento definitivo di salvaguardia della frazione rivierasca e chi, dall’altra parte, totalmente incapace di programmare il futuro della città che amministra, sembra che la mattina apra Facebook per capire quale buca nell’asfalto stia facendo maggiormente infuriare i cittadini o quale sia il tombino che perde da riparare con più urgenza.

Si risparmi le foto il sindaco Muraglie: nell’album ufficiale del Municipio che faticosamente tenta di governare, arrabattandosi alla bell’e meglio, non c’è spazio per i doppioni.

Solo su una cosa ha ragione: tutta un’altra storia. Perché se #IspicaRiparte non è certo per merito suo.

 

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