PASTROCCHI LEGALISTICI E CAOS: QUESTO ORMAI IL MERCATINO DEL LUNEDI’

Sorpresa da un eccesso di furore legalistico, l’Amministrazione Comunale, lunedì mattina , sotto l’occhio attento  dell’assessore Fiore sguinzaglia  un drappello di vigili urbani a caccia dei commercianti”abusivi” o meglio non autorizzati per sottoporli a contravvenzione.               Situazione paradossale e strana:  il mercatino di Scoglitti  fino ad oggi risulta essere sperimentale e quindi  gli operatori non necessitano di autorizzazione individuale, tuttavia ,gli stessi operatori risultano essere in regola con iscrizione alla camera di commercio, partita iva e  dichiarazione dei redditi, pertanto, si possono definire  solo dei morosi  in quanto non hanno pagato il suolo pubblico.              Di fronte a tale situazione oggettiva la determina sindacale numero 1348/00 con delibera di giunta del 2000 e le altre proroghe sindacali non sono stati sufficienti per l’assessore Fiore e il comando di polizia municipale per riconoscere la legittimità dell’esercizio commerciale degli operatori multati.               Il paradosso diventa più ridicolo o tragico se si considera che non sono stati né individuati né multati venditori “ assolutamente abusivi “cioè privi di partita iva , non iscritti alla camera di commercio ecc., tuttavia, presenti nel mercatino , e al tempo stesso fantasmi.                              Infine a coronamento del pastrocchio legalistico sono stati applicati nel calcolo del suolo pubblico delle tariffe non corrispondenti a quelle in vigore regolarmente deliberate dal consiglio comunale  a suo tempo; invece l’agenzia INPA sembra avere assunto il compito di  riscuotere il suolo pubblico applicando sue tariffe mai concordate ufficialmente con l’amministrazione, in verità mai deliberate legittimamente dal consiglio comunale. Chi, dunque, ha autorizzato l’INPA a riscuotere e ad applicare sue tariffe se questa funziona tra l’altro, prima era svolta dall’Emaia? Veramente un bel pastrocchio frutto di  basso autoritarismo e maldestro legalismo che certamente penalizza esclusivamente chi si guadagna il pane con il lavoro trasparente.                                                        E’ in dubbio che il suolo pubblico vada pagato: si riscuota pure il mancato pagamento del suolo pubblico , ma l’Amministrazione si decida a dare le giuste disposizioni per realizzare un mercatino definitivo per debellare  l’abusivismo commerciale ormai dilagante nella nostra città.     

A questi fatti si aggiungano alcune brevi considerazioni sulla insopportabilità della situazione caotica generale  in cui versa il mercatino                                                                               Naturalmente noi non i contestiamo l’ubicazione attuale  del mercatino, la quale  pare sia  condivisa  dai cittadini e dai commercianti , quanto la sua organizzazione: bancarelle allocate maldestramente una di fronte all’altra con uno spazio  in mezzo così stretto da impedire anche  a due disabili in carrozzella  il normale transito. Si forma sempre una calca  indescrivibile di persone, il che è una prova positiva che il mercatino attrae e quindi produce ricchezza e lavoro, però  è proprio questa  calca che  diventa pericolosa  sia per la sicurezza dei cittadini, soprattutto anziani , ma anche per i commercianti,   la confusione  facilita i movimenti indisturbati del ladruncolo di turno, data anche la scarsa vigilanza. E’ logico che nel quartiere entri in forte criticità  pure la normale viabilità:perciò, risulta ancora più  strano che non si siano cercate  indicazioni alternative , per cui spesso gli automobilisti sono costretti , loro malgrado, a contravvenire al codice della strada.

Chiediamo una soluzione immediata per garantire la massima idoneità del luogo per una attività di  commercializzazione che salvaguardi gli interessi sia degli operatori che dei cittadini: è una questione semplicemente organizzativa perché nella stessa zona  ci sono spazi  enormi da poter utilizzare in modo da consentire l’efficienza della viabilità e la sicurezza di tutta l’attività di mercato.

 

 

 

 

 

 

 

 

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