È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PASTROCCHI LEGALISTICI E CAOS: QUESTO ORMAI IL MERCATINO DEL LUNEDI’
02 Ago 2012 06:01
Sorpresa da un eccesso di furore legalistico, l’Amministrazione Comunale, lunedì mattina , sotto l’occhio attento dell’assessore Fiore sguinzaglia un drappello di vigili urbani a caccia dei commercianti”abusivi” o meglio non autorizzati per sottoporli a contravvenzione. Situazione paradossale e strana: il mercatino di Scoglitti fino ad oggi risulta essere sperimentale e quindi gli operatori non necessitano di autorizzazione individuale, tuttavia ,gli stessi operatori risultano essere in regola con iscrizione alla camera di commercio, partita iva e dichiarazione dei redditi, pertanto, si possono definire solo dei morosi in quanto non hanno pagato il suolo pubblico. Di fronte a tale situazione oggettiva la determina sindacale numero 1348/00 con delibera di giunta del 2000 e le altre proroghe sindacali non sono stati sufficienti per l’assessore Fiore e il comando di polizia municipale per riconoscere la legittimità dell’esercizio commerciale degli operatori multati. Il paradosso diventa più ridicolo o tragico se si considera che non sono stati né individuati né multati venditori “ assolutamente abusivi “cioè privi di partita iva , non iscritti alla camera di commercio ecc., tuttavia, presenti nel mercatino , e al tempo stesso fantasmi. Infine a coronamento del pastrocchio legalistico sono stati applicati nel calcolo del suolo pubblico delle tariffe non corrispondenti a quelle in vigore regolarmente deliberate dal consiglio comunale a suo tempo; invece l’agenzia INPA sembra avere assunto il compito di riscuotere il suolo pubblico applicando sue tariffe mai concordate ufficialmente con l’amministrazione, in verità mai deliberate legittimamente dal consiglio comunale. Chi, dunque, ha autorizzato l’INPA a riscuotere e ad applicare sue tariffe se questa funziona tra l’altro, prima era svolta dall’Emaia? Veramente un bel pastrocchio frutto di basso autoritarismo e maldestro legalismo che certamente penalizza esclusivamente chi si guadagna il pane con il lavoro trasparente. E’ in dubbio che il suolo pubblico vada pagato: si riscuota pure il mancato pagamento del suolo pubblico , ma l’Amministrazione si decida a dare le giuste disposizioni per realizzare un mercatino definitivo per debellare l’abusivismo commerciale ormai dilagante nella nostra città.
A questi fatti si aggiungano alcune brevi considerazioni sulla insopportabilità della situazione caotica generale in cui versa il mercatino Naturalmente noi non i contestiamo l’ubicazione attuale del mercatino, la quale pare sia condivisa dai cittadini e dai commercianti , quanto la sua organizzazione: bancarelle allocate maldestramente una di fronte all’altra con uno spazio in mezzo così stretto da impedire anche a due disabili in carrozzella il normale transito. Si forma sempre una calca indescrivibile di persone, il che è una prova positiva che il mercatino attrae e quindi produce ricchezza e lavoro, però è proprio questa calca che diventa pericolosa sia per la sicurezza dei cittadini, soprattutto anziani , ma anche per i commercianti, la confusione facilita i movimenti indisturbati del ladruncolo di turno, data anche la scarsa vigilanza. E’ logico che nel quartiere entri in forte criticità pure la normale viabilità:perciò, risulta ancora più strano che non si siano cercate indicazioni alternative , per cui spesso gli automobilisti sono costretti , loro malgrado, a contravvenire al codice della strada.
Chiediamo una soluzione immediata per garantire la massima idoneità del luogo per una attività di commercializzazione che salvaguardi gli interessi sia degli operatori che dei cittadini: è una questione semplicemente organizzativa perché nella stessa zona ci sono spazi enormi da poter utilizzare in modo da consentire l’efficienza della viabilità e la sicurezza di tutta l’attività di mercato.
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