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PARCHI GIOCHI ABBANDONATI A MODICA, LA PROTESTA DELL’ASSOCIAZIONE “CITTADINI LIBERI”
24 Mar 2012 18:49
Parchi giochi abbandonati, addirittura inaccessibili nonostante l’inaugurazione degli “orti sociali” e di un “anello” per la corsa. La settimana passata a Modica la cerimonia di apertura al pubblico presso l’area attrezzata Padre Basile si è rivelata, secondo l’Associazione “Cittadini liberi”, una farsa e niente di più.
In un comunicato stampa il Sindaco Buscema aveva descritto la città come povera di spazi verdi, dove però chi lo desiderava, avrebbe potuto trovare alla Fontana uno spazio d’aria pulita per correre, passeggiare, collaborare al cantiere educativo e agli orti sociali.
Un progetto bello, senza dubbio, ma l’opera a cui fa riferimento il Primo Cittadino, è inquadrata nel progetto complessivo di dotazione, definito “Crisci ranni”, nei quartieri della Città, di aree di aggregazione, ma della quale non vi è traccia sui luoghi. L’unico indizio si deve agli “orti sociali” indicati nel comunicato stampa ufficiale del Comune di Modica: la realtà però è un altra, cercandoli ci si ritroverà in mezzo alle sterpaglie e ci si renderà conto che quanto si desidera vedere esiste sulla carta ma non si vede sui luoghi.
Gli alberi non ci sono, se non due ancora all’interno del proprio vaso, probabilmente utilizzati per fissare il nastro rosso utile all’inaugurazione; a terra è stata poi tracciata un ellisse di sabbia, mal costipata, ad indicare la forma, presumibilmente, di un anello a mo’ di pista di atletica, simile ai campi da gioco di una favela brasiliana.
Secondo il Sindaco e l’Assessore, nell’area padre Basile alla Fontana di Modica stava prendendo forma uno spazio di incontro e di relazione, promosso dalla Caritas diocesana e dalla Casa don Puglisi, attorno al Cantiere educativo Crisci ranni.
“Ma quale spazio di incontro e di aggregazione sociale? – si chiede Giorgio Iabichella, portavoce dell’Associazione Cittadini Liberi – Se guardiamo nella parte opposta all’ipotetico orto sociale, vi è l’area attrezzata Padre Basile, un parco giochi costruito anni fa, oggi pieno di sterpaglie, probabilmente anche debitamente fornito di insetti, e molto trasandato, quasi distrutto. L’inaugurazione di un qualcosa che non esiste, utilizzando soldi dei cittadini, è un vero affronto all’intelligenza dei modicani. Non possiamo accettarlo!”
Iabichella sottolinea pure che non si conoscono ancora i costi dell’opera, facendo notare inoltre che gli altri parchi giochi della città sono altrettanto trascurati e dimenticati. Il Sindaco potrebbe giustificarsi con la scusa della mancanza di fondi, ma quelli per “costruire” gli orti sociali, non si sa come, sono stati recuperati.
“Perché’ non segue il nostro suggerimento – continua – ovvero quello di utilizzare le somme derivanti dal 10% della Tarsu per sistemare i parchi giochi, dando così alla città dei punti di aggregazione concreti e veri? Perché’ non utilizza le somme destinate a dotare i quartieri della Città di “aree di aggregazione” per costruire qualcosa di reale? Il Sindaco dia conto ai cittadini con i fatti e non andando in giro per i quartieri a fare campagna elettorale.”
Il signor Andrea, modicano, ha dato una sua testimonianza raccontando di come i suoi tre figli piccoli, a Modica, non hanno spazi adeguati per loro dal momento che i parchi giochi sono tutti trasandati e rotti, pericolosi per l’incolumità dei bambini. Addirittura deve preoccuparsi che possano ferirsi in quei pezzi di metallo arrugginiti che fuoriescono dai giochi rotti e malmessi. Per non parlare poi delle erbacce presenti e degli insetti. Andrea preferisce così portare i suoi bambini a Pozzallo o a Marina di Ragusa, dove almeno i parchi sono mantenuti discretamente e sono regolarmente puliti.
“Diceva Calvino che le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure e – si legge sulla bacheca Facebook del Sindaco Buscema – noi dobbiamo lavorare per realizzare luoghi dove i desideri di tutti siano accolti e possano convivere. Ben sapendo che di una città non godi solo di 7 o 70 meraviglie, ma della risposta che dà a una tua domanda.”
Si chiede ora Iabichella, a nome dell’Associazione Cittadini Liberi e dei modicani, quali siano davvero i desideri che la sua Amministrazione ha accolto in questi 4 anni.
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