Parcheggi, sicurezza, viabilità. Modica in ginocchio nel suo centro storico

Grido di allarme per una città, quale Modica decisa a mantenere il target cercato e costruito negli anni con tanto di lustro turistico, dove c’è ancora tanto da fare. Fermarsi alla bellezza dei luoghi, alle sue attrazioni culturali ed artistiche, alla bontà del suo cioccolato veicolato in tutto il mondo in maniera pionieristica e molto volte con un sistema fai da te è riduttivo nella scalata della vetta di meta indiscussa del Val di Noto e dell’isola. Ci vogliono i servizi e lo stesso vale per iniziative di richiamo. A “patire” è soprattutto Modica Bassa, nel suo corso Umberto, quel serpentone stradale su cui si affacciano chiese e palazzi di grande bellezza ed attrazione. I commercianti sono in sofferenza. Hanno idee chiare ma sono con le mani legate. Non gli manca, però, la parola e sperano che questa non si perda nell’aria.

Una città con servizi a metà: a volte confusionari e con regole a fisarmonica.

“Non chiediamo la luna ma solo servizi, per i commercianti, per gli abitanti e per i turisti – afferma Giorgio Solarino, con attività commerciale proprio nel cuore del centro storico nei pressi del duomo di San Pietro su corso Umberto ed oggi presidente della società Mutuo Soccorso impegnata in un nuovo percorso culturale – da 30 anni il parcheggio di viale Medaglie d’oro è lì fra costruzione ed ultimazione. Attende di avere una funzione reale al servizio della città con l’utilizzo in tutta la sua completa capienza. Non parliamo, poi, del corpo della Polizia Locale. Con il modestissimo organico che si ritrova è impossibile garantire i servizi di viabilità ed assicurare la sicurezza. Poco personale quando invece se ne chiederebbe di più. Per dare supporto alle attività commerciali, alla viabilità, alla vigilanza. Uno dei servizi di cui se ne sente la necessità è la regolamentazione dello scarico e carico. In altre città ci sono orari ben precisi per questo servizio. Anche Modica si deve adeguare in questo, con una regolamentazione ferrea”.

La movida è richiamo per una città. Ciò è indiscusso.

“Ma deve essere una movida regolata – esorta Giorgio Solarino – un brutto esempio è quanto accade in via Grimaldi che, dopo una certa ora fra la tarda serata e la notte, si “abbruttisce”. Con situazioni di violenza, di sporcizia, con persone che di questa via, nel cuore di Modica Bassa, ne fanno l’uso che vogliono. Chiediamo che venga data massima attenzione a questa parte della città. Noi commercianti siamo parte attiva di un paese. Speriamo si essere coinvolti: tutti insieme per individuare i problemi e dargli le giuste risposte. Trovarle insieme è di aiuto per noi commercianti e per gli amministratori. Tutti al servizio della comunità e dello sviluppo economico e turistico del territorio”.  

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