PAOLO AQUILA CONFERMATO SEGRETARIO GENERALE NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ

Nel segno della continuità dell’azione sindacale si spiega l’elezione di Paolo Aquila al vertice della Fillea (lavoratori dell’edilizia e del legno) di Ragusa. E’ stato rieletto segretario generale della categoria dal comitato direttivo composto da diciotto membri (dodici voti a favore un astenuto e cinque assenti) rinnovato nel corso del congresso tenutosi, ieri,  a Poggio del Sole a Ragusa.

La relazione di Paolo Aquila ha fornito il quadro della drammatica situazione occupazionale in provincia atteso che il comparto è uno degli indicatori più affidabili nel dimostrare lo stato di salute del lavoro e dello sviluppo. Nel 2007 erano 7007 i lavoratori occupati nel settore. Nel 2013 sono 3.634, quasi il 48 per cento in meno. Quali le cause? Sono quelle legate alla crisi generale dell’edilizia privata, bloccata dalla difficile situazione finanziaria complessiva, da quella pubblica con la difficoltà di far partire i cantieri delle grandi infrastrutture: lotto autostradale da Rosolini a Modica, la superstrada Ragusa – Catania e il mancato sblocco dei quaranta milioni di euro per il Porto di Pozzallo. Questo ha determinato una crisi fortissima nell’indotto determinando la chiusura di imprese legate all’attività di prefabbricati e materiale per l’edilizia in cemento e mettendo a dura prova le cementerie  Colacem che continuano a resistere tra difficoltà in attesa di tempi migliori. Tempi che sono legati all’apertura dei cantieri autostradali e portuali per il quali la Fillea Cgil di Ragusa in questi anni si è spesa con scioperi, manifestazioni pubbliche, alcune anche clamorose come la finta inaugurazione del lotto autostradale Rosolini – Modica. Questo stato di fatto ha determinato la crisi dei rapporti tra lavoratori e sindacato, e dei rapporti tra sindacati, con il conseguente calo degli iscritti e del consenso. Malgrado tutto la Fillea mantiene forte il rapporto con i lavoratori che guardano con grande aspettativa lo sblocco dei cantieri legati ai lavori pubblici: nel lotto autostradale potrebbero essere impiegati, per quattro anni, tremila unità lavoratori più l’indotto.

“Sono molto soddisfatto del dibattito che è maturato nel corso del congresso, commenta Paolo Aquila, che ha posto il lavoro al centro di ogni valore. Stiamo perseguendo la linea del favorire lo sblocco delle grandi opere pubbliche, mentre abbiamo incontrato i sindaci di Modica, Comiso, Ragusa e Santa Croce per sollecitarli ad attivare le procedure per l’affidamento degli appalti in itinere. La situazione è difficile ma noi continueremo a batterci per cambiare il corso degli eventi così come abbiamo fatto negli anni passati”.

 

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