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PALAZZO DELLE AQUILE
07 Mag 2015 14:57
Questa mattina, nell’atrio di Palazzo delle Aquile, si è svolta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a 52 bambini stranieri, nati in Italia e residenti a Palermo, così come è stato deliberato dal Consiglio comunale l’11 aprile del 2013, nell’ambito del protocollo d’intesa siglato con l’Unicef, che inserisce il capoluogo siciliano nel progetto “Città amica dei bambini e delle bambine”. Progetto che l’agenzia dell’ONU presenta in tutto il mondo per promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a livello locale.
Alla cerimonia, erano presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, il presidente della Consulta delle culture, Adham Darawsha e il presidente provinciale Unicef Giovanna Cernigliaro.
“È una gioia per l’Amministrazione comunale poter conferire queste cittadinanze onorarie – ha dichiarato il sindaco – e per questo voglio ringraziare l’Unicef perché, se siamo qui, è anche grazie a loro. Questa iniziativa, organizzata con la presidenza del Consiglio comunale, per noi è molto importante perché riteniamo inconcepibile il fatto che questi bambini, pur vivendo e studiando a Palermo, per una legge assurda non siano cittadini italiani”.
Rivolgendosi ai bambini presenti a Palazzo delle Aquile, Leoluca Orlando ha aggiunto: “Oggi vi conferiamo la cittadinanza di Palermo perché, purtroppo, non possiamo darvi quella italiana. Ed è proprio per questo motivo che abbiamo sottoscritto la Carta di Palermo, che verrà consegnata ad ognuno di voi, in cui chiediamo un cambio delle regole affinché si possa finalmente passare dalla migrazione come sofferenza alla mobilità internazionale come diritto inalienabile. Ogni persona deve avere il diritto di scegliere dove vivere, dove sopravvivere e, quando sarà il momento, dove morire. Voglio ringraziare i vostri genitori che, fra tante città, hanno scelto di vivere a Palermo e chiedo a voi bambini di aiutarci a creare una comunità palermitana”.
“Voglio ringraziare l’Unicef e il Comune di Palermo per la sensibilità dimostrata verso questi temi – ha sottolineato il presidente della Consulta delle culture, Adham Darawsha – siamo fieri di vivere in questa città che ha questa attenzione. Oggi Palermo diventa un giardino che si impreziosisce di altri fiori colorati. Voglio cogliere questa occasione per ribadire che noi consideriamo ingiusta la legge italiana sulla cittadinanza, che andrebbe radicalmente cambiata. Palermo è andata oltre queste barriere normative, anche con la nascita della Consulta, che rappresenta tutti voi e tutti gli italiani”.
“Questa è una bellissima iniziativa perché conferiamo queste cittadinanze onorarie a dei bambini che sono già a tutti gli effetti cittadini palermitani – ha affermato il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando – e che sono perfettamente integrati nel tessuto sociale della città”.
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