“Paga, e riavrai il suo amore perduto”. Finti maghi raggirano una donna di Messina, in 7 anni estorto più di un milione di euro

Le avevano promesso che avrebbe riavuto il suo amore perduto, ma ovviamente era solo una truffa, perpetrata da gente senza scrupoli ai danni di persone fragili. Una delle vittime, in particolare, quella che più delle altre dieci è stata raggirata dall’organizzazione di finti maghi di Patti, è un’insegnante cinquantenne, truffata in sette anni per una cifra enorme, oltre un milione e 800mila euro, versati in carte di credito ricaricabili intestate ai truffatori o a loro prestanome.

Il gruppo di falsi sensitivi e chiromanti, arrestati a maggio dalla procura di Patti per associazione per delinquere, truffa aggravata, violenza privata e tentata estorsione, aveva ridotto la donna a non avere più il denaro per comprarsi il pane, con le società di recupero crediti alla porta di una casa non più sua ma pignorata dai creditori.

La gang, formata da otto persone, aveva base a Santo Stefano di Camastra ed era molto radicata nei paesi della costa tirrenica messinese. Guidata da una donna, Elvira Parisi, prendeva di mira le persone in quel momento psicologicamente fragili per un lutto, per la fine di una relazione, per aver perso il lavoro o per avere scoperto di essere malate.

Nel caso dell’insegnante cinquantenne l’aggancio è stata la fine di una relazione su cui i maghi truffatori si sono buttati a capofitto. Lei, conosciuta in paese, benestante, senza figli e con un patrimonio ereditato dai genitori, era la vittima perfetta per il colpo grosso. La donna sapeva della fine della relazione e così si è approfittata di un momento di fragilità psicologica: soldi per togliere il maleficio, per purificare la casa, per far tornare l’amore perduto.

Foto: Repubblica Palermo

 

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