PAES: SCADENZA DIETRO L’ANGOLO, FORSE GIA’ IL 31 GENNAIO

 “Non si prospettano proroghe. E’ quanto emergerebbe, in maniera ancora ufficiosa, dall’assessorato regionale all’Energia. Quindi, essendo pronto solo un terzo dei Comuni in tutta Sicilia, si rischia di perdere un’altra grande occasione. E lo stesso dicasi nell’area iblea dove si prevede la stessa percentuale. Le elaborazioni progettuali stentano ancora a decollare. E le opportunità di attingere a bandi e finanziamenti europei saranno dirottate su altri territori. Ma è mai possibile?”.  Lo dicono il presidente provinciale dell’Unione Cna Installazione e impianti, Maurizio Scalone, con il responsabile provinciale, Vittorio Schininà, a proposito della predisposizione degli adempimenti per il Paes, il piano di sostenibilità energetica che ogni territorio era stato chiamato ad allestire per avere la speranza di accedere agli ingenti fondi europei messi a disposizione della Sicilia per la presentazione di quanti più progetti a livello territoriale. “La proroga che era già stata formalizzata nell’agosto scorso – continuano Scalone e Schininà – concede di fatto tempo fino al prossimo 31 gennaio. Significa che chi ha lavorato, in questo periodo, anche se non è ancora pronto, per trovare gli accorgimenti adeguati, potrà eventualmente usufruire della cosiddetta proroga tecnica. Di fatto sarà favorito chi ha quasi inserito tutto nella piattaforma. A quanto ci risulta, purtroppo, ci sono enti locali territoriali dell’area iblea ancora in alto mare, nonostante le ripetute sollecitazioni che, a questo riguardo, abbiamo rivolto loro, in maniera ripetuta anche a costo di sembrare eccessivamente pressanti, perché fossero rispettati i termini. Alla fine accadrà che, così come sembra, nella maggior parte dei casi, e parliamo della provincia di Ragusa, le scadenze non potranno essere rispettate per cui i Comuni, che lamentano difficoltà finanziarie, respingeranno in maniera volontaria l’opportunità di usufruire di ingenti somme per gestire al meglio gli aspetti concernenti l’efficienza energetica sul proprio territorio. E questa è una circostanza che testimonierebbe, ancora una volta, come l’incapacità amministrativa regna sovrana. Non vogliamo sparare nel mucchio e speriamo che ci siano ancora margini per la ripresa di eventuali discorsi legati alla presentazione del Paes. Noi, a questo riguardo, non siamo ottimisti perché conosciamo i tempi tecnici necessari per potere ottenere riscontri positivi. E non a caso era stata concessa una proroga di parecchi mesi. Se, però, questa situazione non si sfrutta nella maniera migliore, è chiaro che si va incontro, come sembra accadrà, ad una vera e propria situazione disastrosa”.

E’ il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, ad aggiungere: “Anche in questo caso, i Comuni stanno assumendosi precise responsabilità sul fronte della penalizzazione nei confronti delle piccole e medie imprese che formano il substrato produttivo dell’area iblea. Come Cna torneremo a sollecitare l’accelerazione delle procedure ma ci rendiamo conto che, ad una ventina di giorni dalla scadenza dal termine, ci vorrebbe quasi un miracolo. Siamo a fianco delle imprese che, non potendo sfruttare una situazione favorevole, si troveranno, ancora una volta, costrette a vivacchiare appena oltre la linea di galleggiamento”. Il responsabile provinciale Installazione e impianti, Vittorio Schininà, ribadisce: “Come Cna abbiamo sollecitato l’adozione di tutte le misure previste nei percorsi legati all’energia sostenibile considerata la valenza del piano energetico come strumento di programmazione in grado di rispondere alle richieste del territorio e come sistema per accedere ai finanziamenti europei. In un periodo simile intercettare bandi non è semplice mentre le disponibilità economiche sono ridotte al lumicino. Ecco perché avevamo chiesto ai Comuni, visto che sono in crescita i finanziamenti per la green economy, di attrezzarsi in maniera strutturata con gruppi di lavoro e favorendo il più possibile le dinamiche della concertazione. In pochi, però, hanno risposto alle nostre sollecitazioni”.

 

 

 

 

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