OVVERO “PARLARE AL VENTO”

Tempo fa, a proposito di un mio articolo sull’annosa e triste questione del “centro storico di Ragusa”, pubblicatomi dal vostro sito,qualcuno ha giudicato lo stesso  come abbastanza (maggiorativo grammaticalmente improprio, perdonatemi  la cavillosità) banale. Bene,con tutto il rispetto per l’intelligenza di questo signore, che non conosco, devo purtroppo rilevare che egli non ha compreso minimamente il senso del mio modesto, ma lineare pensiero. Lo stesso lettore, in relazione ad un pezzo scritto da un cronista sullo stesso argomento, aveva definito “pecoroni “la maggior parte dei cittadini ragusani,in quanto caratterizzati da uno stile di vita gramo e poco profondo,che si concretizza nel bivacco nei centri commerciali, o nell’assunzione di un dispendioso mutuo  in banca(non capisco peraltro l’astio verso la BAPR, una delle poche realtà ragguardevoli della nostra città) per l’acquisto di una casa a Marina di Ragusa.

A conti fatti, mi pare che sia più banale ergersi su un piedistallo di presunta superiorità, giudicando gli altri gretti e semplicioni, piuttosto che ricercare le cause di questa manifesta mediocrità dei modi e delle consuetudini della società iblea ,attribuendone parzialmente l’origine alla classe politica , culturalmente inetta, che da anni amministra la nostra città. Essa dovrebbe istituzionalmente occuparsi dei problemi dei cittadini in generale, cultura compresa, e non rappresentare opportunisticamente solo alcune corporazioni. Direi di più, soggiungendo che i politici (quelli validi e depositari di qualità intellettive), noi tutti ,compreso il signore che critica la mia opinione, anziché fare violenza morale ai nostri simili, definendoli “ pecoroni”, dovremmo dimostrare un profondo impegno sociale, confrontandoci con gli altri e contribuire nel proprio piccolo ambito a  fare emancipare il livello socio culturale medio della gente comune.  Molti sprovveduti dicono che la cultura non fa mangiare e quindi non merita di essere oltremodo sponsorizzata. E’ quanto di più sbagliato si possa asserire, perché la cultura in senso lato, aiuta l’uomo a mettersi in contatto con tutto ciò che è bello, che è sobrio. Tali auspicabili esperienze ne arricchiscono lo spirito, rendendolo  più gratificato e anche più felice. La conclusione di questo ragionamento colloca in modo suggestivo e stupefacente la cultura nella parte attiva di un presunto bilancio economico, in quanto la felicità di ognuno genera sempre maggiore produttività.  Archiviando  questo argomento tanto dibattuto, tenterei adesso un breve approccio con un recente avvenimento politico di vero rilievo. Ho letto infatti , sempre sul v.s. sito , che il sindaco della nostra  amata Ragusa ha rinunziato ad una parte consistente del proprio onorario, per devolverla in beneficenza alla “Charitas”, nota fondazione secolare impegnata nell’opera assistenziale verso gli infelici di ogni specie.

La notizia ha avuto grande risalto anche a livello nazionale, definita positivamente singolare e clamorosa. L’iniziativa ritengo che faccia onore al nostro primo cittadino, che, senza porsi alcuna remora di natura diplomatica, rischiando di procurarsi le critiche interne dei dirigenti del suo gruppo politico, non certo avvezzi ad iniziative economiche altruistiche, con il sacrificio del proprio interesse, ha operato una scelta comportamentale  nobile e lodevole nei confronti della società che soffre e che difficilmente gioisce. A questo punto sarebbe il massimo se il nostro sindaco, non nuovo a manifestazioni comportamentali di buona socialità, prendesse le distanze dagli  ambigui e intriganti  gruppi politici che, fino ad oggi lo hanno sostenuto solo per torbidi interessi di tornaconto. Inoltre credo che ormai i tempi siano maturi e necessari per allontanarsi definitivamente da quegli infidi santoni e mammasantissima del sordido gruppo politico notevolmente ex pduista che ha fatto capo a quello sciagurato leader, uscito finalmente di scena, che ha sponsorizzato per anni soggetti ignobili come Mora, La Vitola, Tarantini, Bisignani ed altra nutrita feccia sparsa vergognosamente in tutto il paese.  Bravo sindaco, continua così, dimostra coraggio e scegli come interlocutori privilegiati persone insigni  di sana indole morale e di cultura vera, come il tuo avversario politico principale delle ultime elezioni amministrative.. Sì proprio così, non è un paradosso, perché sono convinto che , collaborando insieme , potreste rendere fulgida Ragusa, non più grande, ma sicuramente meno piccola di ora, magari con qualche aiuola in più  e con molto cemento in meno.

 

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