Oscar: il film di Sorrentino candidato a miglior film straniero

È stata la mano di Dio, il film più personale di Paolo Sorrentino, è entrato nella cinquina del “best international feature film”, nuova formula più inclusiva per definire il miglior film straniero. L’ultima volta che l’Italia era riuscita nell’impresa era il 2014 ed era accaduto con La grande bellezza sempre del regista napoletano che poi si era aggiudicato l’Oscar.

Nominato anche il film d’animazione del regista italiano Enrico Casarosa Luca, prodotto da Pixar e Disney e il costumista Massimo Cantini Parrini per gli abiti di Cyrano. La cerimonia di consegna degli Oscar si svolgerà a Los Angeles il 27 marzo, ancora non si sa chi la condurrà ma – dopo una serie di anni senza una guida – l’Academy ha fatto sapere che ci sarà un presentatore ufficiale.

Ambientato nella Napoli anni Ottanta dell’adolescenza del regista, il film (con Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo tra gli altri) è un viaggio a ritroso nei ricordi, nei sentimenti, nei dolori e nelle emozioni di un ragazzo che si trova ad affrontare il dramma più grande, la morte di entrambi i genitori, in un passaggio delicato come quello della scelta del proprio destino.

Mentre Diego Armando Maradona, con il suo arrivo messianico, si prepara a regalare alla città il momento più epico, la vittoria dello scudetto, il giovane Fabietto dovrà capire qual è la sua strada. Gli altri film candidati sono il giapponese Drive My Car (anche candidato come miglior sceneggiatura, miglior regia e miglior film), il danese Flee, Lunana: A Yak in the Classroom dal Bhutan e il norvegese La peggiore persona del mondo.

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