È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ORMAI SIAMO STUFI
17 Ago 2013 05:51
Non si può tenere ferma l’Italia per Berlusconi
Premessa, sono stato, sono e sarò un fervente ammiratore di molti degli aspetti dell’uomo Berlusconi, un pò meno, di quelli del politico Berlusconi.
Sono convinto che, in definitiva, sotto varie forme, gli unici a pagare per le malefatte in politica sono stati, sono e saranno solamente Craxi, Cuffaro e Berlusconi. Tanti altri, per illegalità più e meno gravi, la passeranno liscia.,
Sono anche convinto che in Italia, grazie alla predominanza acclarata di una classe intellettuale di sinistra, lo stesso reato viene considerato diversamente, almeno in quanto a gravità, se commesso a destra o a sinistra.
Prova ne è che, in passato, episodi riguardanti uomini di sinistra, come il portavoce del primo ministro sorpreso ad agganciare transessuali sulla pubblica via o come esponenti politici in vista sorpresi in casa di transessuali, con pantaloni e mutande abbassati, con cocaina in giro per la casa, auto blu in attesa e contanti di dubbia provenienza in giro, siano stati messi quasi subito sotto silenzio, in nome del rispetto della privacy degli interessati e delle loro famiglie.
Quando un miliardario, ancorchè Presidente del Consiglio, a casa sua, con i suoi amici e le sue amiche, tiene una festa, sia pure dai contorni discutibili, succede il finimondo.
Debbo però ammettere che il grande condottiero si riconosce nei momenti di difficoltà, quando si è sotto attacco, quando ci sono delle perdite, quando c’è la sconfitta.
Se telefoni in questura per far rilasciare una donnetta di facili costumi e poi la cosa salta fuori, sei finito, devi ammettere la sconfitta.
D’altra parte nessuno si è chiesto, nel mare di parole e di sproloqui su queste vicende, se è opportuno farsi governare da un uomo che dilapida sostanze, senza dubbio sue, in maniera incontrollata e assurda per alcuni elementi di strada che, in condizioni normali, svolgerebbero il loro lavoro anche per la centesima parte di quanto propinato dal nostro amato leader. Dovrebbe essere preoccupazione di ogni cittadino, rispettare le follie private di qualsiasi persona, ma sarebbe legittimo aspirare a un briciolo di normalità e di senno per chi ci governa e amministra.
Premesso tutto questo, al netto di ogni possibile legittimo artificio giuridico e della difesa, pur considerando che un accanimento giudiziario esiste, viene, per un attimo, il dubbio che tutta l’impalcatura giudiziaria nei confronti di Berlusconi non può essere basata tutta ed esclusivamente sul nulla, su fatti in cui l’imputato non entri per nessun motivo o appiglio.
In ogni caso sarebbe platealmente esaltante se Berlusconi scontasse la pena: vi immaginate la figura del martire ? Martire dal momento che, nel vigente sistema giudiziario italiano, è possibile trovare liberamente in giro ladri, omicidi, terroristi, truffatori, corrotti e corruttori, che sarebbe ripreso da telecamere e fotocamere nascoste, carceri assediate da giornalisti e da VIP in visita, servizi speciali sulla perquisizione dei pacchi con i generi di prima necessità per il detenuto, pubblici dibattiti sulla situazione delle carceri, possibilità, finalmente, di una seria riforma carceraria e della giustizia, con la fondata speranza di vedere dentro, una volta per sempre, tanti altri politici invischiati in situazioni poco chiare.
Comunque vada a finire non è possibile indugiare per le vicende personali di Berlusconi, da anni ormai si tralasciano e si rimandano importanti questioni per la nazione, in attesa delle scelte e degli accadimenti di questo uomo politico per cui vota sì il 30% degli italiani, ma più in là non si riesce ad andare e da soli non si può governare, grazie anche a tutta la schiera dei referenti locali che, in molti casi, l’uomo politico milanese avrebbe fatto meglio ad allontanare e sostituire, responsabili, per lo più, di beghe interne, rivalità, contrasti, lotte di potere, ricerca di poltrone e qualcosa anche al di là di codice civile e, talvolta, anche penale, per cui molta gente, come per esempio accaduto nella nostra provincia, si è stufata e ha preferito mandare al diavolo Berlusconi di fronte all’impotenza dello stesso a controllare questi fenomeni letali per il partito.
Forse per Berlusconi il problema più grande è proprio questo, non riesce a trovare un degno erede, perché non esiste, nemmeno in famiglia, meno che mai fra i fedelissimi, ma, cosa ancor più grave, non ha badato a formare, in periferia, una classe politica adeguata per appoggiare il governo di una nazione.
Mezze figure più adatte a trasferire un forestale o brigare per l’assegnazione di una guardia medica, nessuna figura politica di rilievo che si sia imposta sulle scene politiche locali, regionali e nazionali.
Dalla Liguria alla Lombardia, dalla Toscana al Lazio, dalla Campania alla Sicilia, è tutto un parterre di pezzi grossi del partito invischiati in situazioni discutibili, se non attenzionate dai magistrati.
E poi la Sicilia, quella che dai Romani veniva chiamato il granaio d’Italia, quella del 61 a zero che doveva far diventare l’isola ‘caput mundi’ e che invece, per mano di una masnada di stolti, è diventata terra di conquista prima per Lombardo, poi per Crocetta, con il PD a far da spettatore di una situazione di cui, ancora non si rende conto.
La terra da cui doveva partire la battaglia per annientare la sinistra è diventata invece il vivaio del Partito Democratico.
Ora ci dicono che torna Forza Italia, ma gli aerei girano sulle spiagge del nord; ci dicono che sarà un partito rinnovato, ma c’è da scommettere che si rifaranno vive le stesse facce, per di più sempre in posizione di comando. A casa non ci andrà nessuno. E i risultati si vedranno alla prima elezione utile.
Il bello è che non fanno tesoro delle esperienze: alle ultime elezioni doveva nascere un movimento collaterale al PDL, tante belle parole, mail, discorsi, apparizioni in TV, reclutamento di adepti, poi un bel giorno ci si trova davanti al responsabile regionale, nominato, senza consultare nessuno, dal leader del movimento, scelta caduta su un uomo navigato in tre o quattro partiti, il classico disperato alla ricerca di casa, risultato alle elezioni = zero. Ora con Forza Italia va a finire allo stesso modo: tante belle parole, poi un giorno ci diranno chi è il coordinatore regionale, quali quelli provinciali, quale quello cittadino.
Nessuno pensa che qualcuno si è stufato ?
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