ORE DECISIVE PER L’AEROPORTO DI COMISO

La delegazione siciliana composta dal prefetto di Ragusa, dal neo assessore regionale alle infrastruttiure ed ai trasporti, dal presidente della Soaco, dal sindaco di Comiso, dai dirigenti dell’Enav e dell’Enac sarà stamattina a partire dalle 10  al Ministero delle infrastrutture all’Eur di Roma.

Dall’altra parte il Ministero rappresentato dal direttore generale e da qualche sottosegretario (non sappiamo se ci sarà il Ministro Passera) per decidere le sorti dell’aeroporto degli Iblei che malgrado siano trascorsi alcuni anni dal suo completamento resta inutilizzato con danno dell’economia locale e regionale e soprattutto  con sperpero di denaro pubblico assolutamente inaccettabile in momenti di crisi se non si riesce a far “decollare” la struttura.

Sul tavolo la ormai famosa convenzione tra Enav e Regione Sicilia per il controllo dei voli che alcuni credono debba essere pagato dalla Regione ed altri, fra cui  anche autovevoli giuristi che pensano che nel piano di protezione civile il controllo voli è indispensabile al fine di creare alternativa a Fontanarossa di Catania quando l’Etna in eruzione impedisce l’utilizzo di quello scalo ed ancora per il fatto che tutti i servizi dell’aeroporto sono a carico dello Stato e non si vede perchè quello dell’Enav debba essere a carico della gestione.

A mezzogiorno sapremo com’è andata, ma da fonti solitamente bene informate si apprende che se dovessero ancora essere frapposte delle remore speciose ed inconcludenti la protesta potrebbe aassumere toni duri anche se finora è stata portata avanti in maniera civile , dignitosa anche se determinata.

Questa terra non si può oenalizzare ulteriormente con un isolamento geografico e politico e sociale e quindi bisogna considerarla alla sgtregua delle aree che vanno aiutate e sostenute economicamente e civilmente.

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