OLTRE 50 PARTECIPANTI GIOVEDI SERA ALLA CENA SOCIALE

 Era l’ottobre del 2009 quando alcuni giovani occuparono i locali dell’ex hotel San Giovanni nel centro storico di Ragusa dando vita ad uno spazio autogestito. Un polmone nato spontaneamente in città e che per due mesi circa riuscì a darle respiro, fornendole “aria pura”, organizzando e lasciando organizzare iniziative socio-culturali utili a rivitalizzare la zona vecchia della città, ormai in degrado, ma anche l’intera Ragusa. Nello spazio autogestito si svolsero quotidianamente concerti, dibattiti, proiezioni di film e documentari di valore storico e culturale, attività per i bambini del quartiere, distribuzione di giornali autofinanziati e studenteschi. Prima dello sgombero si stava promuovendo una mostra artistica, un gruppo teatrale oltre alla programmazione di feste studentesche. Dopo, però, quattro ragazzi del collettivo “La Fabbrica”, che aveva avviato l’iniziativa, furono denunciati. Tra qualche giorno si terrà la seconda udienza del processo che li vede imputati. Per sostenere le spese legali, ieri sera, il Circolo Lebowski di via Duca D’Aosta 5 a Ragusa ha promosso una cena sociale per la raccolta di fondi. Oltre cinquanta le persone che hanno partecipato alla serata dal titolo “Vice la France” in cui il comune denominatore è stata la celebrazione della musica d’autore francese. Tra gli artisti, tutti dell’area iblea, che si sono esibiti anche lo sciclitano Sasha Vinci, tra i più poliedrici del territorio per la sua versatilità e la sensibilità che ne fanno uno dei più apprezzati. Sul palco anche Nicoletta Fiorina, Carlo Natoli, Turi Di Pasquale, i fratelli La Strada e poi l’attrice Rita Salonia oltre a Lorenzo Azzaro. Gli autori della musica d’autore francese sono tornati a rivivere manifestando sino in fondo la loro duttilità e la carica passionale di cui il loro profilo è costantemente dotato. Stiamo parlando di personaggi come Brassens, Piaf, Aznavour, Brel, Frehel le cui opere hanno suscitato l’attenzione dei numerosi presenti. “La raccolta fondi – dicono al Circolo Lebowski – è stata anche l’occasione per un confronto culturale a tutto tondo, un confronto che ci ha permesso, ancora una volta, di respirare “aria buona” nella nostra città e di riunire tutti coloro che intendono la cultura come momento di aggregazione e di confronto”.

 

 

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