Ogni quanto cambiare i pneumatici?

Verificare la profondità e le condizioni del battistrada, è senza ombra di dubbio una delle operazioni di manutenzione migliori che si possono fare per guida in tutta sicurezza. Le gomme che ogni vettura possiede, sono il mezzo di congiuntura con il manto stradale in ogni momento. Questo tramite, è anche la parte della vettura che conferisce aderenza e stabilità durante la marcia del mezzo. In caso di manovre brusche, sono una parte fondamentale per mantenere il controllo della vettura.

Per chi non ha idea di quando cambiare i propri pneumatici, qui si seguito è possibile leggere quattro punti da tenere sempre in considerazione. Scritti grazie al supporto degli specialisti di Oponeo, uno dei negozi online più importanti per chi vuole acquistare pneumatici e cerchioni per la propria vettura (il sito è raggiungibile a questo indirizzo: www.oponeo.it), sono un ottimo punto di partenza per comprendere se è il momento di cambiare i propri pneumatici. Nel caso non si è in grado di comprendere se è giunto il momento di cambiarli, si può sempre prendere un appuntamento dal proprio gommista di fiducia.

1. Foratura

I pneumatici moderni sono molto resistenti, ma una foratura è un fattore in grado di ledere la struttura che li compone. Nel caso si incappa in una foratura, una volta sostituito il pneumatico con la ruota di scorta, è bene recarsi il prima possibile presso il proprio gommista. In questo modo, si potrà constatare se il pneumatico può essere riparato o è il caso di sostituirlo con uno nuovo.

2. Usura del battistrada

Anche i pneumatici migliori, man mano che si percorrono un numero sempre maggiore di chilometri, iniziano ad usurare il proprio battistrada. Anche se il limite massimo di usura imposto dal codice della strada è di 1,6 mm, è bene non arrischiarsi ad arrivare a quel punto. Per verificare se il battistrada può fornire ancora una buona tenuta di strada, è possibile inserire una moneta da 1 euro in una delle sue fessure. Se il bordo dorato esterno è completamente ”oscurato” dall’altezza del battistrada è ancora possibile guidare in sicurezza. Mentre, se sporge parte del bordo è bene cambiare i pneumatici il prima possibile.

3. Età del pneumatico

Anche se i pneumatici non hanno una vera e propria “data di scadenza”, è bene ricordare che le aziende produttrici raccomandano di non utilizzare un pneumatico per più di cinque o sei anni. Oltre quel periodo, gli agenti atmosferici e il passare del tempo possono rendere meno resistente la struttura del pneumatico. Se non si ha idea della data di fabbricazione del proprio set di pneumatici, si può verificare mediante la lettura del codice DOT presente sul fianco della gomma stessa. Le ultime 4 cifre di questo codice, rappresentano la settimane e l’anno di produzione del pneumatico.

4. Presenza di malformazioni

In alcuni casi, vuoi un cordolo di un marciapiede, la presenza di una buca molto profonda o un fondo stradale non propriamente in ottime condizioni, possono portare alla creazione di malformazioni nel pneumatico. Quando si verificano questa tipologia di problema, è bene verificare l’entità del danno e prendere una decisione nel più breve tempo possibile. Una piccole malformazione può non incidere sulla stabilità e tenuta di strada di un pneumatico, ma può essere il primo passo verso una problematica maggiore.

Una volta letti questi quattro punti, sarà facile comprendere lo stato dei propri pneumatici e quindi procedere alla loro sostituzione nel caso di necessità. La scelta di pneumatici di buona qualità, anche se presente nelle sezioni in offerta di molti siti internet, è un ottimo punto da cui partire per guidare in piena sicurezza.

 

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