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OCAMPOS, GERSON E PJACA: TRE DIAMANTI DA SGREZZARE
05 Set 2016 09:55
Dopo un decennio per nulla ricco di investimenti importanti, dovuto alle progressive difficoltà economiche delle storiche famiglie di imprenditori italiani, tra gli altri i Sensi, i Moratti ed i Berlusconi, ed al contemporaneo arrivo sulla scena europea dei petroldollari, la Serie A pare aver intrapreso un processo teso al ritorno agli antichi splendori. Infatti la campagna trasferimenti appena conclusa, ha fatto registrare, nello specifico, l’acquisto record, ben 94 milioni di euro, di Gonzalo Higuain da parte della Juventus ed, in generale, una spesa complessiva di poco superiore ai 700 milioni di euro. Tutto ciò, oltre ad un sensibile miglioramento tecnico della lega, ha fatto si che i migliori giovani talenti del panorama mondiale, abbiano contemplato eccome l’idea di trasferirsi nella massima serie italiana, piuttosto che, cosa che succedeva fino allo scorso anno, scartarla a priori per andare a giocare nella Premier League inglese o nella Liga spagnola. Tra questi, i tre nomi che stuzzicano maggiormente le fantasie dei tifosi delle loro neo squadre, oltre a quelle di tutti gli sportivi innamorati di questo magnifico gioco, sono quelli dell’argentino Ocampos, del brasiliano Gerson e del croato Pjaca. Il denominatore comune che lega indissolubilmente queste tre figure è senza dubbio il talento; caratteristica innata del calcio sudamericano ed, in un certo qual modo, anche di quello croato, non per nulla gli slavi sono da sempre definiti come “i brasiliani d’Europa”. A questo proposito, si dice che dalla seconda metà del secolo scorso in poi, i tifosi della Stella Rossa di Belgrado siano soliti chiedere il rimborso del biglietto nei seguenti due casi: nell’arco del match non si registrino un numero minimo di giocate spettacolari e la propria squadra non metta in campo almeno tre giocatori sopra la media a livello tecnico. Ovviamente, data la loro giovane età, rispettivamente 21, 19 e 21 anni, ed il cambiamento radicale di vita (paese, lingua, abitudini), necessitano di svariati mesi di ambientamento, in modo tale che, a quel punto, siano in grado di dimostrare nella propria interezza le loro indubbie qualità.
Lucas Ocampos: esterno offensivo argentino, cresciuto e sbocciato nel sempre florido vivaio del River Plate, passato senza troppo successo, in relazione alle elevatissime aspettative previe, nelle file di Monaco e Marsiglia; sbarca a Genova con l’obiettivo di passare dallo stato di promessa a quello di assoluta realtà. Il suo strapotere fisico, un metro ed ottantasette centimetri, unito ad un ottimo dribbling e ad una spiccata velocità, rappresentano un mix potenzialmente esplosivo, che grazie all’abnegazione del ragazzo ed alle sapienti mani di mister Juric, potrà finalmente “far male” alle squadre avversarie piuttosto che implodere.
Gerson: il trequartista brasiliano scuola Fluminense, ha letteralmente sedotto il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini, uno dei maggiori guru e scopritori di talenti nel panorama calcistico sudamericano, tanto da sbaragliare la concorrenza dei top club europei, Barcellona su tutti, con un offerta di ben 17 milioni di euro, prontamente accettata dal club carioca. La maggiore dote del ragazzo consiste nell’avere un piede mancino di assoluto livello, con il quale accarezza a bola e crea giocate fuori dal comune. Pur avendo un tiro estremamente preciso e potente, ha una predilezione particolare per l’assis, frutto anche di una notevolissima visione di gioco. A questo punto, affinchè il talento del centrocampista offensivo brasiliano in questione possa uscire pienamente, saranno utili i seguenti due elementi (per nulla irrilevanti): lo schierarlo al momento opportuno da parte di mister Spalletti ed il saperlo aspettare, senza bollarlo anzitempo; compito questo che spetta all’esigente torcida romanista.
Marko Pjaca: il funambolo offensivo croato, giocatore eclettico che può ricoprire tutti i ruoli alle spalle della prima punta (schierabile, a volte, anche come secondo attaccante), proviene da uno dei più produttivi settori giovanili europei: quello della Dinamo Zagabria. La caratteristica principale della casa è il dribbling secco e veloce, utile per creare la superiorità numerica e successivamente, a seconda del singolo caso, andare a concludere in prima persona o servire un assist per il compagno meglio piazzato. Le ultime tre ottime stagioni tra le fila del club di Zagabria e della nazionale croata, hanno fatto si che in questa estate infuocata tutti i migliori club europei fossero interessati al ragazzo; tuttavia, la società di Corso Galileo Ferraris, grazie allo stadio di proprietà, ai risultati in serie di quest’ultimo quinquennio e ad una gestione societaria complessiva ai limiti della perfezione, ha portato a casa il talento con un offerta che sfiora i 23 milioni di euro. Assieme a Dybala, rappresenta la carta fondamentale per scuotere le sempre più presenti situazioni di stallo, conseguenza degli stili di gioco ostruzionistici di svariate squadre italiane ed europee (specialmente tra le mura amiche dello Juventus Stadium). Ad Allegri, il compito di servirsene al meglio, in modo tale da poter avere maggiori chance di vincere titoli, sia in campo nazionale che, soprattutto, in quello internazionale.
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