OBIETTIVO MEDITERRANEO ITALIA – TURCHIA DIALOGO TRA CULTURE

Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia del grande evento promosso dalla Primo Piano LivinGallery con la cura di Dores Sacquegna (Lecce) e Art Project for the Turkey Organization Commitee con la cura di Emine Tokmakkaya (Instanbul), per OBIETTIVO MEDITERRANEO, DIALOGO TRA CULTURE:ITALIA-TURCHIA ”. La manifestazione di respiro internazionale ha visto la partecipazione importante dell’organizzazione turca, con artisti e comitato scientifico, oltre alla presenza di consoli onorari e ambasciatori, arrivati a Lecce per l’evento.

 

Giunge ora a conclusione dell’evento di novembre (il quarto in calendario),l’appuntamento con la rassegna di video arte e cinema artisti pugliesi e turchi con  “Stazioni Meterologiche” dal 24 al 26 novembre dalle ore 18:30 presso la Primo Piano LivinGallery.

 

Stazioni Meterologiche è la rassegna di video e cinema che racconta attraverso il lavoro di 9 autori dell’area pugliese e non, l’interesse per tematiche sociali e culturali del vivere quotidiano.

 L’interesse di Sarah Ciracì (Grottaglie-Taranto), per il tema del nucleare risale al 2000, quando ha realizzato opere come “Un’estate a Bikini”, e video che ritraevano la sequenza delle esplosioni atomiche avvenute nell’omonima isola nel 1946. In Welcome Aboard, l’artista ha coinvolto due scienziati, il prof. Vincenzo Balzani,chimico e professore emerito all’Alma Mater, e Nicola Armaroli, ricercatore del Cnr di Bologna, entrambi firmatari dell’appello degli scienziati  contro il nucleare, in un lavoro, questo che unisce arte e scienza.  L’intento della video performance interattiva di Ezia Mitolo (Taranto) con Ombramalombra: Il dialogo muto dell’empatia è quello di sperimentare, attraverso l’uso della tecnologia ma anche del corpo, la visualizzazione del processo empatico. Durante l’azione, chi posa in presa diretta offre il suo volto o il suo corpo all’altro che si muove dietro il telo teso, ed entrando nella  proiezione, trasforma la sua sembianza esteriore in relazione a quello che l’altro chiede in silenzio muovendosi a sua volta. Il risultato estetico è quello di un’inquietante deformazione di volti o corpi proiettati che diventano sculture viventi nell’aria, immagini vive, dinamiche, intime, irripetibili che si muovono all’unisono anche con il supporto musicale.

Tra parola e gesto, tra caos e preghiera, il Dia-Log/Mono-Log dell’artista Asli Kutluay (Ankara-Turchia).

Interessante il video de “L’Arca di Noè:Gallipoli-Turchia” di Gianluca Russo (Nardò-Lecce), con uno spaccato sul viaggio dei profughi (rif. aprile 2001 dello sbarco di 600 profughi provenienti dal porto turco di Izmir). L’artista ha realizzato una performance in cui nel peschereccioarca Noè e la sua famiglia, compiono un viaggio da Gallipoli alla Turchia. Il cielo azzurro e la serenità dei personaggi rendono evidente che non è il castigo di Dio ma la coscienza di vivere in una parte del mondo violento e oppressiva, l’Occidente, a spingere Noè e la sua famiglia a compiere questo viaggio di salvezza verso l’Oriente. L’effimero e il superfluo prendono spazio nel luogo deputato alla salvezza sottoforma di beni di consumo super pubblicizzati, la colonna sonora del video è un misto di musiche di note pubblicità (Heineken, Mulino Bianco, Pavesini, etc…) e la scena della preparazione del viaggio è più volte interrotta dalla rèclame dei prodotti imbarcati, che sono il simbolo di una società che produce in serie e che ha dimenticato il valore dell’originalità e dell’unicità.   La richiesta è quella di attivare i meccanismi di riconoscimento delle differenze, oggi più che mai necessarie per affermare la propria identità ed esercitare la propria capacità critica, fonte di libertà e di salvezza per ognuno di noi. Nel film Dönme İstanbul – Fragments Of Change di Jacopo Mario Gandolfi (Bologna) offre un’indagine sugli effetti delle trasformazioni, sia culturali che storiche, vissute dagli abitanti d’Istanbul durante il 20 secolo, per mezzo di testimonianze o scorci sul quotidiano di alcuni soggetti rappresentativi (un sociologo urbano, uno studente curdo, un venditore ambulante transessuale,…) di questa cittá in perenne mutazione. Nel film Senza arte né parte  ambientato nel Salento e diretto da Giovanni Albanese (Bari), l’artista-regista, narra attraverso una ironica commedia dell’arte, il cortocircuito di due mondi diametralmente opposti tra loro: la dura realtà e la crisi del Premiato Pastificio Tammaro, e il lavoro degli operai e l’elitario mondo dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Il film vede la partecipazione straordinaria di attori del calibro di Vincenzo Salemme, Donatella Finocchiaro, Giuseppe Battiston ed altri.

Con Mammaliturchi!, Carlo Michele Schirinzi (Acquarica del Capo-Lecce), rivive il percorso della continua migrazione all’interno di un buio container mentre, a tratti, riemerge l’immagine inabissata di un ex centro d’accoglienza abbandonato e distrutto: un relitto da cui trasuda il dramma di ciò che è stato, dalla fuga ai maltrattamenti…intanto l’acqua picchia le retine sfocando le possibilità d’infinito. La videoinstallazione Macromondi di Raffaele Fiorella, (Barletta) richiama l’essere in sospensione, il disagio del presente, la vita in equilibrio di chi si muove in una dimensione d’incertezza e, nel movimento iterato dell’uomo che cammina sospeso tra due sedie in miniatura, si mette in gioco la visione di una concentrata tenacia che fluisce dentro lo spazio del sogno. Con Il trespolo di Claudio Mirel,  Francesco Schiavulli (Bari), rievoca in una sorta di dialogo muto tra mondo mistico (di cui l’Angelo Claudio Mirel), e mondo sociale, il grande disagio e la trasformazione del mondo, dal male al bene, vedendolo da diverse prospettive e punti di osservazioni.

 

In ordine di apparizione si potranno vedere i video d’arte e i film di:

24 novembre:

Sarah Ciraci’ con  “ Welcome Aboard del 2011”, presentato alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Italia;

Ezia Mitolo con “Ombramalombra,presentato a Edinburgh Art Festival;

Asli Kutluay con “ Dia-Log/Mono-Log del 2010 ”;

Gianluca Russo “L’Arca di Noè (Gallipoli-Turchia) del 2005” presentato recentemente all’evento Italia-Israele, I sensi del Mediterraneo, Fondazione Hangar Bicocca-Milano, ex Stazione Jaffa-Tel Aviv, Israele.

25 novembre:

Jacopo Mario Gandolfi (Bologna, 1980) filmaker residente a Istanbul con “Domne Istanbul”;

Giovanni Albanese, artista e regista pugliese  con “Senza arte, né parte del 2011”;

26 novembre:

Carlo Michele Schirinzi con “Mammamialiturchi! del 2010” presentato recentemente alla 54 Biennale di Venezia nella sezione Regione Puglia a Lecce;

Raffaele Fiorella, con la videoinstallazione “Micromacromondi del 2010”, presentato alla 54 Biennale di Venezia Regione Puglia a Bari;

Francesco Schiavulli con “Il trespolo di Claudio Mirel”, presentato alla 54 Biennale di Venezia, nella mostra “ Pino Pascali: Ritorno a Venezia “ e nella sezione della Regione Puglia a Bari.

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