NUOVO SUCCESSO AL TEATRO DONNAFUGATA CON EVELYN FAMA’ E IL SUO “MORIR DI FAMA”

Un vero e proprio “one girl show” per prendere in giro il particolarissimo e al tempo stesso fagocitante mondo dello spettacolo, tra attricette da quattro soldi, comparsate in tv e partecipazioni ai reality. In mezzo, c’è il dilemma di una giovane donna, un’aspirante attrice che non sa se tentare la strada per diventare star della tv o se invece continuare la tradizione delle donne della propria famiglia, ovvero fare la casalinga. Lungo questa traccia, doppio successo sabato sera e ieri pomeriggio per lo spettacolo “Morir di fama”, interpretato dall’attrice catanese Evelyn Famà al Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla nell’ambito della stagione “Teatro d’attore”. Con la regia di Carlo Ferreri e le scene e i costumi di Simone Raimondo, tutto esaurito in entrambe le date. Una commedia brillante giocata sul continuo cambiamento delle proprie idee e sugli obiettivi da raggiungere rispetto ai quali nemmeno San Genesio, protettore degli artisti, riesce a dare un’inequivocabile risposta. Del resto davanti a tutto e a tutti c’è la magica e affascinante porta d’ingresso del mondo dello spettacolo dove le regole d’oro sono successo e fama. Ma “Morir di fama” spiega che non sempre questi due ingredienti sono sinonimo di qualità. C’è chi varca quella porta attraverso i reality show della tv.

“Morir di Fama” diventa così una critica-monito a quanti, dal Grande Fratello alla Talpa, da Amici alla Fattoria, pensano che sia la strada giusta per diventare attori e abbracciare il divismo. Per far parte del “mondo dei vip” è esclusivamente lo studio la strada da seguire perché solo quello darà le basi per andare avanti evitando la visibilità usa e getta che la tv nazional popolare regala ma solo il tempo del reality. Una critica non necessariamente esagerata, ma che accompagna le storie della protagonista della commedia, attrice sognatrice, diva in pectore, moglie casalinga in potenza. Il racconto di avventure e disavventure con l’interpretazione di tanti personaggi caratterizzati dalla mimica, dal differente accento, dai costumi di scena. E così Evelyn Famà non è più soltanto Evelyn aspirante attrice, ma anche sua mamma che sprona la figlia a diventare una star, o ancora la zia Melissa che dà lezioni di “falso magro” invitando la nipote a maritarsi e a fare la casalinga, o ancora la cugina di Caltanissetta maniaca della pulizia, o la cantilenante zia palermitana tutta casa e chiesa. Non mancano divertenti tic e piccole coreografie che mettono in evidenza la completezza artistica della protagonista tra l’altro vincitrice del festival nazionale del cabaret.

Prossimo appuntamento con la stagione teatrale è per il 17 e 18 dicembre prossimi con un’altra eccezionale rappresentazione da non perdere. Andrà in scena “Mistero buffo” con Antonio Venturino. Una rielaborazione del famoso testo del premio Nobel Dario Fò. Info sul sito www.teatrodonnafugata.com

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