È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“NOZZE D’ARGENTO” A MODICA PER LA CASA DON PUGLISI
23 Ott 2015 08:00
È stato ricordato con particolare commozione, a Modica, nel giorno della sua festa liturgica e nella Casa a lui intitolata, Don Puglisi, con l’Eucaristia presieduta da Don Corrado Lorefice.
La Casa, adesso, si prepara a celebrare il suo 25esimo anniversario, infatti Lunedì 26 Ottobre, si terrà alle ore 19.00, presso la Chiesa del SS Salvatore, l’Eucaristia presieduta dal Vescovo, Mons. Antonio Staglianò; seguiranno alcune testimonianze e una festa nella Casa.
Una sorta di “Nozze d’Argento” e di fatto forse è vero, perché la Casa chiede appassionata appartenenza nuziale.
Nata perché molte situazioni al Centro di ascolto richiedevano un luogo in cui l’affetto diventasse aiuto nelle difficoltà gravi della vita, la Casa ha riscontrato non pochi ostacoli, mancavano i mezzi e i modelli, ma nel tempo ha trovato una sua identità che la rende unica.
La “Don Puglisi” è un luogo che accoglie mamme e bambini per il tempo necessario, prendendosene cura.
Per questo, paradossalmente, i contributi possibili dell’ente pubblico diventano quelli di vitto e alloggio, mentre il resto viene realizzato grazie all’aiuto corale di molti.
Dopo venticinque anni la Casa è diventata una famiglia in cui anzitutto ci si vuole bene e, solo dopo, c’è quella differenza dei ruoli necessaria per aiutare mamme e bambini a crescere.
La “Don Puglisi” porta in sé l’esigenza che tutta la città diventi una grande Casa ricca di affetti, non solo perché si regge e potrà reggersi solo grazie all’aiuto di altri, Chiesa locale, istituzioni e cittadini, ma anche perché, quello che si fa nella “Don Puglisi”, richiede di essere fatto pure per tante altre situazioni: ci vogliono cure speciali per tanti bambini che magari abitano nelle proprie case, ma tante volte sono vittime di situazioni difficili e di violenze. Ed è altrettanto importane che tutti i bambini siano nutriti, non di cose e di illusioni virtuali, ma di luce e di cura attenta, per diventare luminosi e forti nella vita. Questo il senso della bella gemmazione della “Don Puglisi” che è il cantiere educativo Crisci ranni; e ancora, questo il senso dei momenti in cui la Casa elabora messaggi per tutta la città, come accaduto negli incontri con Marcella Fragapane e come accadrà a Natale con un particolare Presepe, costruito quest’anno insieme alle scuole della città.
Una Casa diventata famiglia e una Città chiamata ad essere una grande famiglia: questo vorrebbe essere il messaggio del venticinquesimo della Casa.
È stato significativo il momento in cui una delle mamme, esprimendo il proprio pensiero sulla Casa, abbia pronunciato senza saperlo ciò che amava dire don Pino Puglisi: “se ognuno di noi fa qualcosa, insieme possiamo fare molto per gli altri”.
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