NOVA VIRTUS IN CRISI, MA VUOLE RISORGERE

Anche Bernalda, che ha vinto in casa il match-salvezza contro Benevento, ha affiancato la Nova Virtus a quota 8 in classifica. Ultima posizione della graduatoria, condivisa oltre che dagli iblei e dai lucani, anche dagli stessi sanniti e dal Cus Bari. La formula del campionato prevede, per questo girone a 14 squadre, due retrocessioni dirette, mentre le classificate dal 9. al 12. posto faranno i play-out che designeranno la terza “declassata”. Obiettivo della Nova Virtus, ovviamente, quello di evitare la retrocessione diretta e di ottimizzare la griglia play-out.

“Siamo ben consci – spiega il direttore generale Ninni Gebbia (nella foto) – della situazione interna al roster e di quella che recita la classifica. Ma sapevamo già ad inizio stagione che le difficoltà sarebbero state immani, perché gli obiettivi prioritari erano e restano ben altri. L’esigenza era quella di rinsaldare la società, di recuperare il feeling con il pubblico, di lanciare in B dilettanti i nostri ragazzi, di recuperare l’equilibrio finanziario che, per varie ragioni, era venuto meno. A parte Giordo, Blanda e Parrino (quest’ultimi due, guarda caso, da tempo infortunati) nessuno dei ragazzi aveva mai calcato i campi della B dilettanti. Eppure continuiamo a giocarcela con chiunque. Basti pensare che anche contro Corato, che naviga in zona salubre della classifica e ha giocatori di categoria superiore, eravamo andati avanti di 9 in ben due occasioni: sono stati bravi loro a recuperare subito in entrambe le occasioni, con due azioni fulminee da 6 punti, mentre si sono aggiunti, in quei frangenti, qualche nostra scelta sbagliata e fischi arbitrali che non ci hanno favorito. D’altro canto, piove sempre sul bagnato!”.

La squadra, però, appare più debole ora che è venuto meno l’effetto sorpresa e che gli avversari hanno preso le “misure” alla Nova Virtus.

“A parte gli infortuni che ci penalizzano tanto, conosciamo da sempre i nostri punti deboli. Non nego che siamo stati e siamo vigili sul mercato. Confermo che è anche possibile un acquisto di livello, che faccia, insomma, decisamente elevare il tasso qualitativo del roster. Anzi, avevamo già individuato un giocatore (un oriundo argentino, n.d.r.) che faceva il paio con le nostre esigenze tecniche e finanziarie, ma purtroppo, a cose praticamente fatte, sono saltati fuori problemi fisici dell’atleta. Non ci scoraggiamo. Il regolamento ci dà ancora un mese di tempo per fare eventualmente questa scelta, anche se le esigenze della squadra sono ben più… pressanti. Ma non possiamo sbagliare. Se verrà, sarà un giocatore davvero adatto alla nostra causa. Inoltre, la Nova Virtus vuole onorare tutti gli impegni, con giocatori e fornitori”.

Ogni giorno, in effetti, sui giornali si legge di club, anche di serie superiore, in crisi finanziaria, di giocatori non pagati, persino di clamorose proteste durante le partite. La Nova Virtus non dovrà mai far parte di questa cerchia. Sarebbe la fine della pallacanestro a Ragusa. Bilancio, dunque, sotto controllo anche se il direttore Gebbia è sempre attento anche agli aspetti tecnici: “E’ vero che incombe – afferma – un’altra trasferta impossibile, come quella di Francavilla che già all’andata superò la Nova Virtus (si giocava al Palaminardi) e poi  ci sarà lo scontro cruciale con Benevento. Lo staff-tecnico e la squadra, al di là dei possibili rinforzi, stanno già pensando a queste due delicatissime partite. E’ nei momenti di difficoltà che bisogna dare il meglio, che necessita attingere ad ogni riposta energia. Sono certo che presto, con o senza rinforzi, ci tireremo fuori da questo momento buio”.

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