È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NOTA DELLA CGIL DI RAGUSA AL PREFETTO LIBRIZZI
20 Mag 2017 16:52
In una nota inviata al Prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi, il segretario generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo, evidenzia come il Governo, dopo aver varato il decreto legge per l’abrogazione dei voucher e il ripristino della piena responsabilità degli appalti per i quali la Cgil nel 2016 ha promosso dei referendum abrogativi, oggi tenta di reintrodurre i voucher attraverso la legge di assestamento di bilancio. Nella missiva si rileva:
“Lo scorso marzo il Governo ha emanato il decreto legge per l’abrogazione dei voucher e il ripristino della piena responsabilità solidale negli appalti. Su questi due punti la Cgil nel 2016 ha promosso dei referendum abrogativi, accolti dalla Corte Costituzionale e fissati per il 28 maggio 2017.
I referendum sono stati presentati attraverso la raccolta di più di tre milioni di firme di cittadini italiani. I decreti legge intervenuti a Marzo di quest’anno hanno abrogato le norme e quindi annullato i referendum. Un risultato positivo per tutto il mondo del lavoro, e per la democrazia nel nostro Paese.
Purtroppo oggi a distanza di poche settimane dalla conversione in legge da parte del Parlamento dei Decreti Legge su voucher e appalti assistiamo a un tentativo di reintroduzione dei voucher attraverso la legge di assestamento di bilancio in discussione in questi giorni.
È inaccettabile che una manovra che dovrebbe correggere i conti diventati lo strumento per negare le ragioni di milioni di italiani, che con le loro firme hanno permesso di indire i referendum, e che tutto ciò avvenga dopo la decisione di abolizione dei voucher assunta dal Parlamento e l’annullamento dell’appuntamento referendario deciso dalla Consulta in considerazione del superamento delle richieste in esso contenute.
È evidente il tentativo di rispondere alla soppressione di uno strumento che era diventato una delle forme estreme di precarizzazione, con altre forme precarie, poco chiare nei limiti di utilizzo e soprattutto rivolte anche alle imprese e alle amministrazioni pubbliche, oltre che alle famiglie.
È imbarazzante che il Parlamento discuta di come far costare sempre meno il lavoro, di come renderlo sempre più debole e poco tutelato, di come rendere occasionale ciò che occasionale non è e non si consenta di mettere le stesse energie nel pensare a come creare nuova occupazione, a come difendere quella che c’è, a come far ripartire gli investimenti.
Gli emendamenti presentati contengono proposte che arrivano senza alcun confronto con le parti sociali e intervengono su materie molto complesse e delicate, che determinano effetti rilevanti non solo sulla regolamentazione del mercato del lavoro ma anche su aspetti di natura fiscale e contributiva.
Se dalla manovra di aggiustamento di bilancio usciranno norme che non sono in coerenza con l’intervento che ha abolito i voucher, valuteremo tutte le iniziative di contrasto possibili, a partire da un nuovo coinvolgimento della Corte di Cassazione.
Il Governo deve intervenire con chiarezza e aprire un confronto per normare il lavoro occasionale in ambito familiare, come proposto nella nostra Carta dei diritti universali, e discutere delle modalità di flessibilità già possibili oggi per le imprese senza doversene inventare ogni giorno di nuove.
Consegniamo questo documento a Sua Eccellenza Prefetto di Ragusa affinché possa comprendere le ragioni delle preoccupazioni qui espresse a tutela del lavoro e del valore sociale a esso connesso. Il nostro territorio sta soffrendo gli effetti di una crisi feroce che attacca settori rilevanti con il rischio di una continua emorragia di posti di lavoro. Il lavoro che c’è va tutelato e le nuove occasioni di lavoro soprattutto per i giovani non possono essere solo di tipo occasionale e fortemente precarizzato”.
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