Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
NOTA DEL CONSIGLIERE DISTEFANO SULL’UNIVERSITA’ A RAGUSA
19 Dic 2011 09:27
“Concordo con la linea propugnata dal sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale. L’Università, nella nostra città, non ha futuro. A meno che non si cambi rotta. E non lo si faccia in maniera decisa”. Il consigliere comunale Emanuele Distefano interviene nel rovente dibattito che ha visto contrapposti, in questi ultimi giorni, l’Ateneo catanese e il Consorzio universitario ibleo.
“Al di là di come si risolverà questa vicenda specifica – continua Distefano – non si può fare a meno di ritenere che il sindaco non abbia ragione quando sostiene che è impossibile proseguire oltre questo rapporto di collaborazione. Per cui, già sin da ora, il Cui dovrebbe essere messo nella condizione di potere trovare, anche se è molto complicato, nuove strade da percorrere. Il matrimonio con l’Ateneo catanese era nato su fondamenta non molto solide. E, con il passare degli anni, si è andato inevitabilmente a deteriorare. Che senso ha ostinarsi a proseguire su questa strada, certi che prima o poi andremo a sbattere contro un muro? Più di quanto ha fatto, il Comune di Ragusa non avrebbe potuto fare. Le somme destinate in questi anni al sogno universitario sono state al di sopra di ogni più rosea previsione. E ora che il sogno rischia di trasformarsi in incubo, è chiaro che devono essere individuate altre soluzioni. Il Consorzio, affiancato dalla Politica, quella con la “P” maiuscola, dovrà “inventarsi” nuove strategie. Se è l’Università privata che serve, allora facciamola. Ma non ostiniamoci a perdere tempo su un itinerario che, prima o poi, come è già accaduto con le facoltà di Agraria e Giurisprudenza, finirà in un vicolo cieco”.
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