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Non solo aeroporto, da 30 anni attendiamo la metropolitana di superficie. Provocatoria cerimonia per posa prima pietra
02 Feb 2025 14:15
Trent’anni di attesa: la metropolitana di superficie di Ragusa è ancora un sogno?
Si è svolta questa mattina, presso la stazione ferroviaria di Ragusa, una cerimonia simbolica per commemorare il trentennale della metropolitana di superficie mai nata. Un anniversario amaro, che riporta alla mente la posa della “finta lapide” avvenuta dieci anni fa, quando si voleva denunciare l’immobilismo della politica ragusana su un progetto che avrebbe potuto rivoluzionare la mobilità cittadina.
Da allora qualcosa è cambiato: l’attenzione delle istituzioni è cresciuta, la Regione Siciliana ha mostrato maggiore apertura e la società civile, attraverso la Società per la Mobilità Alternativa, ha fatto sentire con forza la propria voce. Eppure, nonostante i finanziamenti disponibili – tra fondi statali per le periferie e contributi regionali – e nonostante un progetto esistente e validato da Rete Ferroviaria Italiana, i cantieri non sono mai partiti.
Un progetto bloccato tra burocrazia e ritardi
Il problema principale riguarda le gare d’appalto per la ristrutturazione della stazione centrale di Ragusa, andate deserte per ben quattro volte. Questo stallo solleva interrogativi: sono le imprese a temporeggiare in attesa di rialzi nei finanziamenti? RFI sta rallentando il processo? O c’è una mancanza di strategia e volontà politica?
Nel frattempo, il Comune di Ragusa ha fatto la sua parte, realizzando infrastrutture complementari come gli accessi alle fermate di Ragusa Ibla, Napoleone Colaianni e Cisternazzi, a ridosso del polo ospedaliero. Inoltre, ha trasformato l’ex scalo merci in un moderno terminal per autobus urbani ed extraurbani, dotato di un’area verde. Tuttavia, senza la contemporanea attivazione della metropolitana, questa infrastruttura resta inutilizzata, così come il sottopassaggio progettato per collegare i due quartieri della città.
Mobilitazione per evitare un’ennesima incompiuta
Nel corso della manifestazione è emersa una forte preoccupazione: senza un’immediata accelerazione, il rischio è che la metropolitana di Ragusa si trasformi in un’eterna incompiuta, vittima di cambi di amministrazione, nuove priorità politiche o ulteriori tagli ai finanziamenti.
“Un sogno è tale quando a sognare si è in pochi, ma quando si diventa in tanti, quel sogno diventa realtà”, è stato il messaggio lanciato durante la cerimonia. Serve una nuova mobilitazione dal basso, affinché il progetto non venga abbandonato in un cassetto.
Gli organizzatori del sit-in chiedono con forza l’istituzione di un tavolo di confronto con RFI, per sbloccare gli appalti e far partire i lavori. Perché, in una Sicilia dove si trovano 15 miliardi per un ponte sullo Stretto, non può essere accettabile che manchino poche risorse per un’infrastruttura sostenibile e strategica per il futuro della città. foto da facebook di Susanna Stampanoni.


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