NON FA DANNO SOLO L’OLIO DI FRITTURA

Egregio Direttore, giustamente, nei giorni scorsi, qualcuno si è allarmato per i danni o meglio per le macchie d’olio lasciate a seguito della sagra del pesce svoltasi in piazza Duca degli Abruzzi.

Il problema della conservazione e della pulizia delle nuove pavimentazioni in calcare utilizzate per diverse zone del centro storico fa avvertire le prime criticità di un materiale, scelto dai progettisti, che, sicuramente attiene alla storicità di vie e piazze del centro storico ma mal si adatta alle necessità dei tempi moderni: se non è normale cucinare frittura in quantità industriale sulla pubblica via, lo stesso non si può dire per l’indispensabile transito di mezzi vari di servizio, da quelli che debbono provvedere alla pubblica illuminazione a quelli del servizio di nettezza urbana per restare nel campo delle esigenze di carattere tecnico, senza pensare ai mezzi di soccorso, di polizia o a quelli che debbono effettuare carico e scarico di merci o traslochi.

In ogni caso, soprattutto per eventuali interventi previsti in tempo, occorrerebbe predisporre ogni necessario accorgimento per evitare ogni tipo di possibile danno.

E’ il caso del montaggio delle luminarie per i prossimi festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Giovanni: nella mattinata di giovedì 22 agosto un camion con cestello elevatore ha provveduto ad installare le luminarie in piazza San Giovanni. Nessuna precauzione è stata adottata per tutelare il suolo della piazza, senza dire che nessuna misura di sicurezza è stata adottata dagli addetti ai lavori: in ordine a quest’ultimo aspetto si potevano notare addetti ai lavori senza caschi protettivi, ritengo obbligatori, ma cosa ancora più grave nessuna delimitazione dell’area di lavoro impediva ai passanti di avvicinarsi al camion e addirittura di sottostare alle luminarie che venivano issate sui pali.

Nei pressi dell’area di intervento non si aveva modo di notare la presenza di personale del Comune o della Polizia Urbana, come pure nessuno del Comitato organizzatore della Festa, cosa che, forse, avrebbe indotto gli operatori ad adottare minime misure di sicurezza.

Ma se la mancata osservanza di norme di sicurezza può essere considerato un fenomeno diffuso, lo stesso non si può dire per la totale mancanza di attenzione per la tutela della pavimentazione della piazza:

come si può notare dall’allegata documentazione fotografica, gli stabilizzatori pneumatici del camion non erano provvisti, alle estremità che vanno a poggiare sul suolo, di adeguata protezione in gomma, così da scalfire, inevitabilmente il calcare nel momento della stabilizzazione. Come se questo non bastasse, gli stabilizzatori anteriori del mezzo poggiavano a terra proprio in corrispondenza della striscia concava che funge da canaletta per l’acqua piovana, così da  avere una sistemazione non certo ottimale che sollecitava ulteriormente, come potrebbe confermare qualsiasi tecnico, la superficie.

Fortunatamente, alla fine, sono rimaste solo delle scalfitture sul calcare, che, magari, col tempo, si uniformeranno al resto della superficie, ma, penso, c’è stato il serio rischio di danni più gravi.

Segnalo l’accaduto perché penso che qualcuno debba intervenire considerato che, se già non hanno provveduto, le luminarie andranno installate anche in via Roma, senza dire che, dopo la festa, andranno smontate.

Lettera firmata

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