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Crocetta trova la soluzione per i rifiuti di Ragusa. Almeno fino a settembre. Rientra l’emergenza
26 Lug 2017 11:27
Il governatore Crocetta trova la soluzione per i rifiuti di Ragusa. Almeno fino a settembre. Poi i rifiuti dovranno essere trasferiti fuori provincia. E’ il risultato ottenuto al termine della conferenza di servizio convocata dalla Regione oggi a Palermo. I rifiuti potranno essere trattati nella discarica di Cava dei Modicani grazie ad un’ordinanza ex art. 191 del presidente Crocetta. A settembre, invece, i rifiuti dovranno essere trasferiti fuori provincia.
Intanto il sindaco Federico Piccitto si dichiara moderatamente soddisfatto: “Apprendo, all’inizio della odierna conferenza di servizi, una notizia che non posso che salutare positivamente. E’ stata, infatti, appena notificata l’ordinanza firmata, ex art. 191, dal Presidente della Regione Rosario Crocetta, che consentirà il trattamento dei rifiuti nell’impianto di Cava dei Modicani a Ragusa fino al 30 settembre prossimo, con abbancamento successivo negli impianti di Lentini e Motta Santa Anastasia. Un provvedimento che scongiura, per il momento, l’emergenza rifiuti in città. Sono soddisfatto? Con rammarico devo dire che non posso esserlo pienamente, perché ciò che avrebbe potuto essere risolto attraverso una semplice procedura amministrativa, in relazione a una elementare problematica gestionale (avere un sito per conferire i propri rifiuti in discarica), ha richiesto un lavoro straordinario e un enorme sforzo politico-amministrativo. Un risultato che, certamente, scongiura il rischio di una vera e propria emergenza sanitaria, ma che evidenzia quanto sia farraginosa la burocrazia regionale, spesso priva di chiari indirizzi politici. Non posso, pertanto, che apprezzare l’intervento del Presidente Crocetta, che ha, finalmente, assegnato a Ragusa qualcosa che gli spetta di diritto e che, per ragioni che tutt’ora non conosco, per giorni non gli è stato riconosciuto: un sito nel quale conferire i propri rifiuti. Un risultato ordinario che, in una realtà come quella siciliana, diventa straordinario. Ovviamente resteremo vigili sull’intera questione, a partire dall’esito della conferenza di servizi odierna sul futuro di Cava dei Modicani, per evitare che una tale emergenza possa tornare a manifestarsi in futuro”.
Almeno per il momento, dunque, i rifiuti non resteranno in strada.
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LE NOTIZIE DI STAMANI
Non c’è trippa per gatti. Anzi non c’è discarica per Ragusa. La Regione siciliana reitera l’indisponibilità di siti dove andare a conferire i rifiuti del Comune di Ragusa. Ieri sera, a tarda ora, è arrivata, tramite pec online, la risposta del Dipartimento regionale dei Rifiuti. Non c’è discarica in Sicilia che possa accogliere le 80 tonnellate di rifiuti del Comune di Ragusa. Ciò significa che da domani, se ancora oggi alla conferenza di servizio convocata a Palermo non si giungerà ad una soluzione, sarà emergenza rifiuti. Oggi la spazzatura è stata raccolta ma è rimasta sugli autocompattatori ma da domani, se non giungerà una soluzione anche temporanea, non sarà possibile procedere alla raccolta. A Palermo la conferenza di servizio, già convocata da giorni, è chiamata a verificare se può rilasciare l’Aia, l’autorizzazione ambientale, per chiudere la discarica di Cava dei Modicani ma consentendo un’operazione tecnica che permetta di allargare la terza vasca. Questo permetterebbe al Comune di Ragusa di poter continuare a scaricare. Ma su questa ipotesi c’è il parere contrario dell’Arpa che parla di rischio inquinamento ambientale. Intanto il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto è su tutte le furie e promette una guerra legale contro la Regione.
“Follia, irresponsabilità o altro che non so davvero come definire. Il governo regionale ha offerto tutto il peggio possibile, per l’ennesima volta. Una pagina terribile che i ragusani non dimenticheranno”. È quanto dichiara il sindaco Federico Piccitto a seguito della notizia che il dipartimento Acque e Rifiuti, ieri sera, ha ancora una volta ribadito l’indisponibilità, in tutti i siti siciliani alternativi a Cava dei Modicani, di accogliere i rifiuti della città di Ragusa.
“Il destino di Ragusa, non si sa per quale motivo -spiega il sindaco- evidentemente non interessa a nessuno. Come già dimostrato del resto lunedì quando solo dopo aver protestato con veemenza sono stato finalmente ricevuto. Sia il presidente che l’assessore regionale mi avevano assicurato in quella sede, presenti i dirigenti competenti, che si sarebbe trovata una soluzione immediata. Assicurazione confermata fino a ieri sera, quando poi è arrivato, dopo le 22, questa assurda comunicazione. Addirittura, respingendo le mie perplessità, che nascevano da quanto accaduto in passato, mi era stato detto che si trattava di parola d’onore. Eccolo, l’onore. Ecco le promesse. Non credo che la Politica, quella con la P maiuscola, possa stare in silenzio mentre Ragusa è l’unico comune siciliano cui questo governo, se così si può chiamare, ha deciso di non dare una soluzione. Ma non finisce qui, perché avevo già dato mandato all’ufficio legale di attivarsi e già da sabato eravamo partiti a livello giudiziario. Questa storia senza capo né coda va chiarita fino in fondo nelle sedi opportune”.
Resta il concreto rischio di un’emergenza rifiuti. “Già questa mattina -prosegue il primo cittadino -sto andando a Palermo per la conferenza di servizi convocata per l’AIA di Cava dei Modicani. Non permetterò che si giochi ancora sulla pelle dei cittadini per risolvere beghe politiche o interne. Se non si daranno delle risposte serie posso assicurare, io si, che i cittadini non avranno disagi, mentre qualcuno pagherà caro l’ennesimo affronto alla città di Ragusa”.
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