È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NO-MUOS E MANIFESTAZIONE PRO DI MATTEO SI INTRECCIANO
20 Nov 2013 05:43
19 novembre 2013. Mentre si muove il corteo a sostegno del pm Nino Di Matteo, dopo le minacce di morte di Totò Rina dal carcere.
il sostituto procuratore non si è intimorito, “Non intendo interrompere il mio lavoro né lasciare soli i mie colleghi. Ecco perché non accadrà che lascerò Palermo, anche quando dovesse essere ritenuto necessario il mio trasferimento in una località protetta”, ha aggiunto: “Queste situazioni fanno parte del nostro lavoro e non ci dobbiamo fare condizionare neppure da minacce serie come queste”.
La società civile si è voluta unire per esprimere il proprio sostegno a Di Matteo, incoraggiando una manifestazione di piazza organizzata da Agende Rosse a da altre decine di organizzazioni espressioni della società civile a sostegno dei magistrati impegnati nell’inchiesta Stao-mafia.
“La solidarietà dei cittadini ci ripaga della mancata solidarietà di esponenti delle istituzioni”, ha detto Di Matteoi. Parole forti che fa piacere sentire da un uomo di legalità, ed ha aggiunto, “Non siamo più nella Palermo indifferente, ci sono segni di un rifiuto della mentalità mafiosa che purtroppo si espande sempre di più. Solo un cambiamento culturale potrà decretarne la fine”.
Durante la manifestazione, però, l’attenzione è stata interrotta dalla voce forte di una contestatrice al progetto Muos. Parole di delusione rivolte al presidente della regione Crocetta, additato di essersi venduto alla mercè dei pochi spiccioli americani.
Scrive Rossella Puccio sul Giornale di Sicilia:
Parole urlate con rabbia, tanto da coprire la voce dello stesso Crocetta, iniziate con un «vergogna, ci hai venduto agli americani» sino alla contestazione mentre il governatore ribadiva il proprio impegno di uomo antimafia: «Parla di antimafia, ma è lui – urlava la donna – a comportarsi come un mafioso, non si è accertato che l’azienda appaltatrice avesse il certificato antimafia». Parole forti che hanno trovato in disaccordo molti dei manifestanti, impegnati a far desistere la donna la quale però ha continuato a urlare il proprio dissenso,a parlare del rischio di cancro e degli interessi che muovono tutta la vicenda. Ed è lo stesso Crocetta a infiammarsi dopo la raffica di insulti e a dire alla donna di vergognarsi, sbottando alla fine: «Siete capaci di fare qualsiasi cosa. Ideologica e stronza!».
Parole fortissime, soprattutto se dette in quella circostanza, ma forse è proprio la catarsi della coincidenza dei fatti che dovrebbe, ulteriormente, farci riflettere.
Forse in più dovrebbero prendere esempio dal magistrato.
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