“NO ALL’AUMENTO DEI CANONI ALLA SCADENZA DEI CONTRATTI DI LOCAZIONE”

“Le piccole e medie imprese stanno per ricevere un’altra tegola sulla propria testa. Dovranno sicuramente fronteggiare l’aumento degli affitti innescato dall’introduzione dell’Imu, che potrebbe riaccendere la corsa dei prezzi. Inoltre, c’è il rischio che, allo scadere del contratto di locazione, molti proprietari di immobili, per compensare i maggiori costi, chiederanno un forte aumento del canone”. E’ la riflessione che arriva dal presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, estremamente preoccupato per il nuovo aggravio economico che si aggiungerà alla difficile situazione attuale che già condiziona le piccole e medie imprese: calo dei consumi, avanzata della grande distribuzione e tassazione ancora più elevata.

“Un mix pericoloso – chiarisce il presidente Magro – un appesantimento dei costi fissi divenuto insopportabile per le piccole imprese, che rischia di far chiudere entro l’anno moltissime aziende del Terziario. Il quadro economico è abbastanza fosco e matura negativamente nel tempo. Infatti, nel periodo 2005–2011 l’indice delle vendite del commercio al dettaglio è calato del 4,7%; la tassazione applicata colpisce in maniera più forte le piccole attività, penalizzando le aziende che creano più occupazione e che sono la spina dorsale dell’economia nazionale. Vogliamo ricordare l’allarme lanciato dalla Bce, dal governatore Mario Draghi, che nel bollettino mensile del luglio scorso indica che l’ulteriore arresto dell’economia in Italia è anche determinato dall’aumento delle imposte sugli immobili. Ecco perché Confcommercio Ragusa rivolge un appello a tutti i proprietari di immobili in locazione ad attività commerciali. A questi ultimi chiediamo un atto di responsabilità e cioè di non aumentare i canoni di affitto alla scadenza del contratto. In un periodo in cui l’economia ristagna, aumentare i costi fissi per le aziende del Terziario affittuarie significa decretarne la morte economica. Di conseguenza, è una perdita monetaria anche per i proprietari degli immobili; sfortunatamente le effervescenze imprenditoriali delle nuove aperture di negozi, da qualche tempo, sono assenti dallo scenario economico locale e nazionale Quindi, per consapevolezza comune, è auspicabile che noi tutti, imprenditori e proprietari di immobili, ci si dia una mano per superare questo periodo congiunturale sperando che non devasti ulteriormente la nostra società e la nostra economia”.

Il presidente di Confcommercio si rivolge quindi ai proprietari degli immobili locati ad aziende commerciali e artigiane affinché diano vita ad un atto di grande responsabilità e condivisione verso le aziende. “Perché il loro stare sul mercato, per produrre reddito per la Nazione – aggiunge Magro – dipende anche dalla volontà di non caricare d’ulteriore costi le imprese.  Aiutare, oggi, le imprese significa aiutare la nostra Italia ad uscire da questa grande crisi”.

 

 

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