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NIENTE TARES PER CHI ADOTTA UN CANE
11 Ott 2013 14:37
Il Consigliere Elisabetta Marino sollecita l’Amministrazione a valutare la sua proposta per l’iniziativa “Adotta un randagio, non paghi la Tares” che prevede, secondo parametri di carattere generale ma che possono essere adattati alle singole realtà, una esenzione fino a 750 euro, al netto dell’addizionale per lo Stato.
In tal senso provvederà a presentare un odg che impegni l’Amministrazione comunale a valutare l’opportunità di attivare l’iniziativa con dei parametri specifici. Chi accoglierà in casa un cane ospite del canile comunale non pagherà la tassa rifiuti e servizi, fin quando sarà in vita l’animale; I vigili urbani, periodicamente, saranno chiamati ad assicurarsi delle condizioni dei cani adottati.
Delibere di questo tipo sono state adottate, di recente, in alcuni Comuni della vicina provincia di Siracusa, in alcuni casi sono previsti anche incentivi per chi, non residente, adotti comunque un ospite del canile comunale, consistenti nell’erogazione di una somma da 300 a 500 euro a seconda dell’età dell’animale.
Parlando della sua iniziativa, Elisabetta Marino giudica una opportunità unica poter avviare un percorso che porterebbe la città ad essere davvero attenta al rispetto massimo per gli animali, con una iniziativa che aiuterebbe anche le famiglie e produrrebbe un risparmio per l’ente.
“Alla luce di quanto accaduto negli ultimi giorni, soprattutto a San Giacomo, – aggiunge la Marino – ritengo sia necessario valutare con la massima attenzione, e il prima possibile, la proposta da me lanciata nei giorni scorsi che mira a coniugare insieme l’amore per gli animali e i risparmi per le tasche dei contribuenti. Questa trovata, che a me sembra geniale, risponde all’esigenza che anche noi abbiamo di svuotare il canile comunale e di debellare, altresì, il fenomeno del randagismo che, così come abbiamo avuto modo di prendere atto dopo quello che è accaduto a San Giacomo, arriva a determinare situazioni di pericolosità non di poco conto nei confronti dei cittadini.”.
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