È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NIENTE PONTE SULLO STRETTO. NON CI SONO I SOLDI!
17 Ott 2011 12:35
Il corridoio uno, come viene chiamata la ferrovia Berlino-Sicilia si fermerà… in Calabria.
L’Unione europea ha infatti deciso che per mancanza di fondi il Ponte sullo Stretto di Messina non si farà e quindi il progetto si fermerà a Scilla senza andare a Cariddi e quindi nemmno a Palermo a Catania e Siracusa (per Ragusa nemmeno a parlarne perchè la ferrovia praticamente non esiste, mentre si vagheggia un corridoio Berlino-La Valletta cioè Malta !!) La notizia è quasi definitiva mentre il Governo regionale di Lombardo protesta e dice che mercoledi nell’incontro Stato-Regione si ripristinerà l’opera che costerà un gruzzoletto di 10 mila liliardi delle vecchie lire oltre a quelli già spesi che sono per conto loro già ingenti.
Tramonta quindi il sogno di avere un collegamento stabile tra Calabria e Sicilia? sembra proprio di si in quanto se l’Europa, con la crisi in atto, ci dice che non ha soldi per il ponte figurarsi l’Italia che deve, come promesso con strombazzate notizie di ogni giorno, reperire 7 mila miliardi per le infrastrutture del Decreto per lo sviluppo che dovrebbe comprendere anche la Ragusana come viene chiamata l’autostrada Ragusa-Catania.
A costo di essere delle cassandre noi diciamo che per il Ponte non ci sono i soldi ma nemmeno per le infrastrutture vagheggiate da mesi da Berlusconi, Tremonti, Matteoli ed ora anche da Romani che dovrebbe coordinare il decreto.
Insomma siamo pronti a scommettere ma anche a dire fin da ora che se toglieranno i finanziamenti sulla “ragusana” è davvero il più grave torto che si possa fare per la provincia iblea sempre più isolata.
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