Niente alleanze per Peppe Cassì: “Il mio progetto resta indipendente”. Stamani la conferenza stampa

Si è svolta nella mattinata di oggi un incontro tra il candidato civico Peppe Cassì e gli organi di stampa. Duplice l’intento della convocazione: ringraziare pubblicamente l’elettorato per il risultato, e rispondere alle curiosità circa le prossime mosse elettorali in vista del secondo turno di domenica 24.
«Domenica scorsa – ha esordito Cassì – è successa una cosa molto importante per me e per le persone che ho il piacere di guidare. Il risultato del primo turno è stato eccezionale: in meno di due mesi una squadra con cui ho corrispondenza di ideali, di valori e principi ha costruito un programma capace di riscuotere un successo insperato alla vigilia, in queste dimensioni. Sono orgoglioso del consenso ottenuto: alle amministrative la scelta premia la persone e le sue idee, ed il successo ottenuto mi inorgoglisce.
Voglio porre fine alle voci che hanno iniziato a rincorrersi già dall’indomani del voto, ribadendo un concetto che ho espresso fin dall’inizio: scegliamo di andare al secondo turno da soli, senza stringere alleanze né apparentamenti. E questa scelta non è dettata da arroganza o supponenza, ma da serietà e coerenza con il percorso fin qui fatto, e dal rispetto nei confronti di chi ha fin dall’inizio accordato a noi la propria preferenza.

Non significa certo che non abbiamo interesse a conquistare consensi nell’elettorato che non ha scelto noi al primo turno: siamo anzi fiduciosi che chi ha rivolto altrove il proprio voto al primo turno possa ora essere attratto dal nostro progetto. Ho anche, personalmente, instaurato rapporti cordiali con gli altri candidati a sindaco in questi mesi di campagna, rimanendo lontano da ogni polemica, ma non intendo comunque stringere accordi tecnici: penso oltretutto in tal modo di interpretare il sentimento di chi mi ha votato».

Quanto alla stretta attività politica e amministrativa, Cassì ha commentato: «Ci sono alcuni passaggi fondamentali dai quali iniziare, se dovessi avere l’onore di diventare il sindaco di questa città. In primo luogo c’è il problema, non certo da poco, dell’approvazione del bilancio: siamo consapevoli che finché questa misura non sarà approvata l’attività amministrativa resterà bloccata. Ci sono poi urgenze fondamentali, quali la manutenzione delle strade, ridotte in pessimo stato, il decoro urbano e del verde. Saranno fondamentali iniziative a sostegno del settore zootecnico, in profonda crisi, e la promozione turistica anche tramite sinergie con gli altri i comuni del Val di Noto. Solleciteremo con ogni strumento a disposizione l’apertura dell’ospedale nuovo e vigileremo sul corretto funzionamento della raccolta differenziata e sul rispetto delle clausole del disciplinare tecnico. Non possiamo certamente fare proclami irrealizzabili: esiste un contratto d’appalto che non può essere modificato unilateralmente, ma sarà nostra cura intervenire ove possibile e pretendere il rispetto degli accordi. Rimane poi centrale il problema della rigenerazione del centro storico: ho avuto modo in queste settimane di rileggere il progetto Re-Use Ragusa, scritto a margine di un congresso tenutosi nel 2014 ed è in attesa di possibile finanziamento europeo. Si tratta di un’ottima base di partenza per comprendere le ragioni del progressivo declino ed individuare le soluzioni per la rinascita del centro di Ragusa».

Numerosi gli interventi e le domande da parte dei giornalisti, cui il candidato ha risposto toccando i temi caldi delle politiche familiari e dei diritti e ribadendo la sostanziale cifra ecumenica che caratterizza il progetto, orgogliosamente ricco di istanze provenienti da tutte le aree politiche.

Un’attenzione è stata rivolta, nell’ambito del tema delle alleanze, ai veleni che hanno turbato la campagna elettorale, in merito ai quali il candidato ribadisce la propria totale lontananza, e al riconoscimento del giusto valore degli alleati. «Senza i novecento e passa voti che ciascuna lista collaterale ha portato al mio progetto – ha commentato Cassì – non avrei raggiunto il ballottaggio, sebbene la mia sola lista, civica e indipendente, abbia da sola totalizzato il 10%: più del doppio di Forza Italia, più del Pd, seconda dopo il favorito 5 stelle, a testimonianza del distacco sempre più profondo dei partiti tradizionali dalla gente».

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