NESSUNO VUOLE COLPEVOLIZZARE NESSUNO MA LA REALTA’ E’ QUELLA CHE E’ E NON PUO’ ESSERE ALTRIMENTI!

Questione rifiuti: la situazione torna alla normalità”. Questo il titolo del comunicato stampa del Comune di Pozzallo diffuso alle 14,45 di oggi,  lunedì 22 ottobre. “La chiusura temporanea della discarica di Motta Sant’Anastasia e la mancanza di carburante nei mezzi della GeoAmbiente che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti – si legge nel testo – ha portato ad una serie di disservizi con conseguenti cumuli di spazzatura, in prossimità dei cassonetti, per le strade della città. Colpe non imputabili, certamente, all’Amministrazione comunale, sottolinea il vice sindaco ed assessore all’Ecologia Francesco Gugliotta, ma ad una situazione di rapporti non più fiduciari tra Comune e ditta che non facilita una maggiore efficienza nella raccolta dei rifiuti. L’Amministrazione si sta comunque adoperando a mantenere gli impegni assunti con la ditta, attraverso un pagamento di 137 mila euro, che verrà effettuato in settimana, con qualche giorno di ritardo rispetto alla data fissata per il 20 ottobre. Ci auguriamo – continua Gugliotta – che anche la GeoAmbiente mantenga gli stessi impegni assunti qualche settimana fa in presenza di un funzionario della Prefettura”. Fin qui il comunicato di Palazzo “La Pira”, il cui contenuto, per quanto riguarda la “normalità” della situazione, stride fortemente con la realtà che è sotto gli occhi di tutti. Eloquenti al riguardo le immagini scattate dal nostro fotografo alle ore 18,00, quando nessun netturbino era più in servizio, in viale Australia, panoramica arteria cittadina che conduce al porto e alla zona dell’agglomerato industriale Pozzallo-Modica. Nessuno vuole addossare colpe a nessuno. Meno che mai rallegrarsi per una situazione che, con il trascorrere dei giorni, sta creando gravissimi disagi alla città. Compito di chi fa informazione è però quello di raccontare i fatti. Nel bene e nel male. Il servizio raccolta rifiuti a Pozzallo non funziona. Da settimane. Le prime due gare per l’affidamento temporaneo del servizio ad altra ditta che possa sostituire la GeoAmbiente, “licenziata” dal Comune, sono andate deserte. Il 2 novembre scade la terza. C’è da sperare che tutto vada bene. Diversamente, in considerazione dell’atteggiamento pilatesco della ditta di Belpasso, della situazione economica in cui versa il Comune e degli stipendi arretrati da pagare ai netturbini, c’è da temere il peggio.

 

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