NESSUNA LESIONE SUL CORPO DEL GIOVANE SALVATORE CULTRERA

L’autopsia sulla salma del giovane Salvo Cultrera è stata eseguita ieri nel primo pomeriggio presso l’obitorio dell’ospedale “Paternò Arezzo” da parte del medico legale dott. Coco incaricato dal P.M. dott. Gaetano Scollo, coadiuvato da Ufficiali di polizia Giudiziaria della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Dell’accertamento tecnico irripetibile era stata data notizia ai familiari e ai tre indagati, i due ragusani e il giarratanese iscritti da lunedì nel registro degli indagati per diversi reati, tra gli altri quello di istigazione al suicidio.

Il cadavere era stato trovato appeso a una ringhiera in un anfratto dietro l’abside della chiesa di Sant’Antonio Abbate a Giarratana e probabilmente si trovava in quel posto dalla prima sera della scomparsa del ragazzo, venerdì 23 maggio scorso.

Sebbene domenica, il giorno del ritrovamento, fossero girate presunte indiscrezioni su lesioni e/o ecchimosi sul cadavere (per altro impossibili da riscontrare considerato l’avanzato stato di decomposizione in cui è stato trovato il cadavere), oggi, al termine dell’autopsia, il consulente del pubblico ministero ha preliminarmente e informalmente potuto affermare che non ci sono lesioni o fratture sul corpo del defunto, il che fugherebbe ogni dubbio su eventuali percosse “ante mortem” che evidentemente non ci sono state.

Certo, il medico incaricato s’è riservato di emettere una dettagliata relazione solo allorquando avrà disponibili gli esiti degli esami istologici e tossicologici che saranno esperiti presso un laboratorio specializzato di Catania e non saranno disponibili prima di trenta giorni.

Il Pubblico Ministero ha disposto che la Polizia Scientifica invii al Gabinetto Regionale i reperti sequestrati per effettuare approfondite analisi tecniche al fine di ricercare elementi di prova.

Si presume che sia imminente la restituzione della salma ai familiari da parte della Procura della Repubblica, così da poter permettere le esequie.

Nel frattempo Polizia e Carabinieri continuano l’opera di raccolta di informazioni sulla vicenda al fine di approfondire la conoscenza dei fatti e fare luce sui dettagli. L’ipotesi di reato formulata, infatti, necessita di grande attenzione da parte degli investigatori nei confronti di tutti i soggetti coinvolti, il cui comportamento o atteggiamento potrebbero aver instillato o corroborato in Salvatore l’idea di porre fine alla propria vita.

 

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