È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“NESSUN COMUNE HA PROTESTATO”
07 Giu 2011 10:18
“Continuare a penalizzare le fasce deboli sembra essere diventato un esercizio di stile che non possiamo accettare. E, soprattutto, non comprendiamo il silenzio dei Comuni che, se da un lato gridano a voce alta il proprio malumore quando vengono ridotti i trasferimenti, dall’altro si accordano con il Governo, pur a fronte di evidenti e consistenti decurtazioni, a patto di vedere partire i progetti riguardanti l’erogazione di sostegno a chi più ne ha bisogno”. Teme gravi ripercussioni anche nell’ambito locale il segretario dell’Ust Cisl Ragusa, Enzo Romeo, dopo che il ministero del Lavoro, di concerto con quello dell’Economia, ha deliberato l’attribuzione delle risorse per il Fondo unico riservato alle Politiche sociali.
“Ciò è avvenuto – chiarisce Romeo – grazie all’intesa raggiunta con la conferenza unica Stato-Regioni-Anci il 5 maggio scorso. Il ministero ha decretato lo stanziamento di fondi pari a 218 milioni di euro, circa 55 in meno rispetto a quanto era stato previsto dalla legge di stabilità n.220 del 2010 relativa all’anno in corso. Possiamo anche spiegare che ciò è accaduto perchè gli introiti legati alla banda larga sono stati inferiori alle previsioni e che, comunque, i 55 milioni sono stati accantonati, vale a dire resi non disponibili, almeno per il momento, nell’attesa di un recupero futuro. In pratica, le Regioni, del suddetto fondo, riceveranno solo 176 milioni rispetto ai 380 milioni dell’anno precedente. Di queste somme, appena il 9% arriverà in Sicilia”. Tutto ciò si ripercuoterà, senza ombra di dubbio, sulle fasce deboli della popolazione. “Le somme, infatti – continua il segretario Romeo – vengono utilizzate dai Comuni per finanziamenti aggiuntivi, quando non anche sostitutivi, dei servizi previsti, tra l’altro, con il piano di zona, sulla base della legge 328.
L’aspetto che ci lascia più perplessi è che, a livello locale, saranno istituiti tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali in cui i Comuni lamenteranno di non poter più continuare ad erogare servizi così come accadeva un tempo per la mancanza di risorse adeguate. Eppure, proprio l’associazione dei Comuni ha fornito l’assenso a tutta l’operazione giustificandola con la necessità di avviare comunque i servizi legati alle politiche sociali. Vogliamo far emergere la grande preoccupazione destinata a sfociare nella mancanza di supporti reali nei confronti delle fasce deboli”. E Romeo aggiunge: “L’altro problema riguarda da vicino il discorso del federalismo. Il prossimo anno, la situazione complessiva sarà ancora peggiore. Queste cifre subiranno una ulteriore riduzione. Con la fiscalità generale delle proprie risorse, i Comuni non saranno più in grado di assicurare servizi targati 328”.
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