NEMMENO H 24

Sarebbe stato fisiologico buttare giù un commento per l’ennesima inaugurazione dell’aeroporto, non ricordiamo se la seconda o la terza.

Quella di giovedi mattina è stata invero, prima, seconda o terza che sia stata, inaugurazione dell’ aerostazione, dal momento che sono stati preclusi, almeno alla massa, pista e torre di controllo.

Abbiamo aspettato e deciso di uscire in tarda serata perché c’erano elementi per pensare che non tutto girava per il verso giusto.

Si è tradita, quasi da subito, la natura di passerella elettorale, i padroni di casa, ma sono poi veramente loro, hanno coinvolto solo Sua Eccellenza il Vescovo in una sbrigativa cerimonia servita solo  per consacrare l’invasione della struttura, nuova di zecca, da parte di un popolo di curiosi e fedelissimi per la strapaesana del mancato volo.

Saremmo stati ingenui a pensare che si fosse dato spazio, almeno, alla deputazione regionale, per ovvi motivi, ma suonavano strane assenze eccellenti fra gli oratori. Ci hanno subissato, per anni, con una miriade di sigle, sac, intersac, enav, enac, etc etc, possibile che non è stato possibile trovare qualche maestro dell’arte oratoria, anche solo per un saluto ?

Dopo il rito,  si restava comunque a bocca asciutta, non solo per la mancanza del benché minimo servizio di ristoro, a pagamento naturalmente. L’ aperitivo con assortimento di stuzzichini provvedeva a elargirlo il Presidinte dells SAC, il ragusano Taverniti, che deliziava la stampa regionale, permettendogli di sfornare titoli non proprio esaltanti per il territorio.

Il colmo è che Taverniti e gli animatori della mattinata sono tutti ragusani , a meno di non voler stabilire campanilistiche eccezioni.

Ma cosa si sono detti a nemmeno 24 ore dall’apertura dello scalo ?

Siciliainformazioni.com, sotto il titolo:

Cerimonia sobria, aeroporto a rischio flop / Il giorno di Comiso: scalo apre tra le ombre

enunciava che “ la cerimonia di apertura rischia di lasciare il posto a un colossale flop, in un luogo che potrebbe rappresentare il riscatto di un’intera provincia.   A mettere in difficoltà il neonato aeroporto soprattutto l’assenza di voli previsti.”

Livesicilia.it, già alle ore 11, titolava: “ Comiso, c’è l’aeroporto, Mancano gli aerei…”, riportando le riserve del Presidente della SAC che, senza mezzi termini, parlava di uno spreco per una apertura troppo anticipata dello scalo che, in una prima fase sarà costretta solo a esborsi di carattere economico senza valide contropartite.

Taverniti è socio di maggioranza della SOACO tramite la società INTERSAC. Dice di aver chiesto lo spostamento dell’inaugurazione alla partenza del primo volo di linea o, comunque, in concomitanza con l’avvio di atterraggi e  decolli dalla pista del Magliocco, lunga 2,5 Kilometri, distanza superiore, addirittura a quella della pista di Fontanarossa.

C’è chi si chiede quali possano essere i motivi di un atteggiamento così critico, e il pensiero non può fare a meno di andare alle malcelate questioni di rivalità che potrebbero vedere Catania non eccessivamente felice di un ‘decollo’ concreto dell’aeroporto ibleo.

A questo proposito, bene sarebbe stato se lo scalo comisano fosse finito in mano a società del Continente, che, forse, sarebbero state più libere da condizionamenti di ogni genere.

In serata il Presidente della SOACO, DiBennardo, ha rigettato le contestazioni su decisioni che erano state prese all’unanimità in una riunione svoltasi il 15 aprile scorso, ritenendo “paradossale” come fosse stato chiesto lo spostamento della cerimonia solo un giorno prima. Ha sottolineato, ancora, “è importante che l’aeroporto sia operativo perché tutte le compagnie aeree chiedono di verificare gli audit di qualità, cioè di effettuare delle prove di tutte le procedure di aeroporto.Noi abbiamo molti contatti e dei contratti che stanno per essere chiusi ed è importante che le compagnie possono fare le verifiche”.

Per ciò che attiene i costi di gestione dello scalo, DiBennardo aggiunge: “Le società che hanno partecipato al bando di gara del marzo 2007 (con base d’asta di 7.989.660 euro) sapevano che quei fondi dovevano essere spesi per lo start up. La Soaco, ad oggi, ha operato con oculatezza,…. In questi primi mesi di operatività avremo costi fissi solo per i servizi di security e di handling, tutti gli altri sono costi che avremmo dovuto sostenere lo stesso, anche con un aeroporto chiuso”.

Ma, sempre in serata, il caso monta e livesicilia.it rincara la dose e titola, in apertura:

Comiso, l’inaugurazione farsa dell’aeroporto, Mancano gli aerei, ma ci sono i volantini elettorali.

sottotitolando “Luci accese all’aeroporto di Comiso, lo scalo è stato inaugurato a 7 giorni dalle elezioni. Grande passerella di politici e istituzioni: ci sono i controllori di volo, gli addetti ai metal detector e i vigili del fuoco, ma mancano gli aerei perché i contratti con le compagnie non sono stati ancora stipulati.”

specificando ancora che “sono comparsi anche i volantini del sindaco uscente di Comiso, Giuseppe Alfano.”

Per inciso, desideriamo evidenziare che, almeno fino alla mostra uscita dall’aeroporto, non abbiamo visto volantini elettorali, di nessun candidato.

Quindi, la pagina di livesicilia,it si apre con un video di 6 minuti, dove viene rappresentata l’attuale situazione, con interviste al Sindaco uscente, all’on.le Di Giacomo, ai lavoratori dei villaggi turistici chiusi dalla magistratura.

Resta anche da dire che ha colpito la distaccata ma estremamente composta risposta dell’on.le Di Giacomo alle domande dell’intervistatore, per quanto lo stesso, comisano, avversario politico del Sindaco uscente ma fra i politici che hanno contribuito alla realizzazione dell’importante opera, non sia stato per niente coinvolto nella cerimonia inaugurale di stamattina.

Auguriamoci che questo particolare sia d’esempio per mettere da parte ogni tipo di polemica e aspettiamo, con impazienza, di ritornare, anche per un’altra cerimonia, quando atterrerà il primo aereo di linea, magari con il piacere d un brindisi al bar dell’aeroporto.

 

 

 

 

 

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