Nel ragusano gli anziani sono ormai quasi il doppio dei bambini

Due giorni fa è stata celebrata, anche in Italia, la ventesima giornata dei nonni. Nel nostro Paese, la ricorrenza civile assume maggiore rilevanza per diversi motivi: gli anziani sono in costante aumento perché diminuiscono le nascite, mentre l’aspettativa di vita si alza. Gli arzilli, tra un impegno personale e l’altro, rappresentano uno dei migliori strumenti di benessere familiare, dall’assegno di pensione al disbrigo faccende e al baby-sitteraggio. 
Incrociando i dati di Istat, Cittadinanzattiva e Legambiente, in Italia i nonni sono 12 milioni, sei coppie su dieci affidano a loro la cura dei figli al loro affetto incondizionato, un anziano su tre aiuta economicamente figli e nipoti, nonostante il 63% degli “ultra” prenda meno di 750 euro di assegno pensionistico. Senza contare poi il risparmio al posto di asili nido, trasporto di alunni da e per la scuola, inclusi corsi vari e palestre, aiuto compiti e sostituzione mensa a ciclo continuo. In un articolo su Avvenire, giovedì scorso era citato un discrimine: “Non stupisce che alla notizia di una gravidanza – ma spesso pure nella scelta della pianificazione della stessa – la risposta alla domanda ‘hai i nonni’? faccia tutta la differenza del mondo”.

Dal 2005, quando fu istituita la Festa dei Nonni, l’Italia è cambiata. Vent’anni fa, il numero degli over 65 e dei minori di 18 anni era all’incirca uguale. La situazione adesso si è rovesciata anche nel ragusano. Rielaborando dati dell’Istituto centrale di statistica, Openpolis afferma che l’indice di vecchiaia, ovvero il rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età 0-14 anni, in 11 dei nostri 12 comuni è piuttosto alto. 
Soltanto Acate conserva uno scarto striminzito dello 0,5%, con 99,5 ultra sessantacinquenni ogni 100 bambini. Giarratana è il centro con la popolazione più anziana: ogni 100 bambini vi sono 279 anziani; a Monterosso Almo il rapporto è di 100/275, a Chiaramonte Gulfi di 100/195, a Ragusa città di 100 bambini per 181 anziani. La media provinciale è di 171 anziani ogni 100 0-14enni. Nel nostro Paese il più alto indice di vecchiaia è a Carbonia, in Sardegna, dove vivono 350 anziani ogni 100 bambini.W i nonni, ovvio. Ma se continueremo a non fare figli, sarà la fine dei nostri pro nipoti.

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