Nel giorno della festa della Repubblica, il Prefetto rivolge un pensiero agli studenti, alla stampa e alle donne

Oggi, 2 giugno 2020, in occasione del 74° Anniversario della proclamazione della Repubblica, ha avuto luogo a Ragusa la tradizionale manifestazione celebrativa, con inizio in Piazza San Giovanni dove, dinanzi al Monumento ai Caduti, si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro.

La manifestazione – tenutasi nel rigoroso rispetto della normativa prevista in materia di contrasto all’epidemia di Covid-19 e nella piena osservanza delle misure in materia di distanziamento sociale e di divieto assembramento – è proseguita presso la Corte del Palazzo del Governo con la lettura messaggio inviato dal Presidente sella Repubblica.
Nella sua allocuzione, il Prefetto, ricollegandosi al messaggio del Capo dello Stato ha tra l’altro sottolineato, con particolare orgoglio, le parole del Presidente della Repubblica che ha evidenziato il ruolo dei Prefetti quale sicuro punto di riferimento per le Istituzioni locali e i singoli cittadini.

In apertura, il Prefetto ha voluto rivolgere il proprio pensiero alle giovani generazioni ed agli studenti, quest’anno forzatamente assenti, definiti i veri destinatari della memoria e del significato della celebrazione, costretti a vivere lontani dai loro compagni e dai loro interessi, sia pur con la sempre attenta vicinanza degli insegnanti che hanno continuato, nonostante le tante difficoltà, a rappresentare per loro un valido e autorevole riferimento.
Nel rammentare poi l’importanza dei valori rappresentati dal 2 giugno che celebra i fondamentali principi di democrazia e libertà, il Prefetto ha evidenziato le attività che hanno contraddistinto l’operato dell’Ufficio del Governo in quest’ultimo periodo.

In particolare, ha ringraziato le Istituzioni, presenti sul territorio, per la grande e costruttiva disponibilità costantemente dimostrata durante la delicata fase emergenziale. Anche la Chiesa ha vissuto con rigore e rispetto le limitazioni imposte.

Il Prefetto poi nel porre l’accento sul cambiamento intercorso in questi mesi nello stile di vita e nel modo di percepire la quotidianità definita “ vera essenza della nostra vita” che ha consentito di far riscoprire l’importanza della famiglia e della convivenza, ha tuttavia rilevato che purtroppo non per tutti la “convivenza forzata “ ha rappresentato una opportunità sottolineando che, se il 2 giugno del 1946 ha segnato l’introduzione del suffragio universale, con l’estensione del voto alle donne, questa emergenza ha purtroppo fatto emergere che ai traguardi raggiunti nel processo di parità tra uomo e donna non corrispondono ancora, purtroppo, alle reali condizioni di vita di alcune donne, costrette a subire violenza soprattutto durante della convivenza forzata.

Un ringraziamento particolare poi è stato rivolto alla Stampa; irrinunciabile ed insostituibile supporto e cassa di risonanza delle numerose attività intraprese soprattutto in questo “nuovo” periodo che ha visto tutti impegnati in prima linea, in modo diverso e ciascuno con il suo contributo, stampa che ha sempre dato ampio spazio all’attività svolta dalla Prefettura diffondendone le iniziative, sapendone cogliere la vera essenza e sapendo trasmettere correttamente il messaggio, captando e intercettando nel contempo ogni istanza proveniente dalla collettività cui ha dato voce! La stampa infatti deve essere soprattutto la voce della gente, dei governati e non tanto e non solo di chi amministra! La libertà di stampa è la vera essenza della democrazia e la ricorrenza del 2 giugno ne è la più alta espressione dell’una e dell’altra.

Non è mancato, inoltre, il riferimento ad altre attività poste in essere in campo sociale quali la sottoscrizione del Protocollo contro il fenomeno del caporalato, a cui hanno fatto seguito ben cinque tavoli di lavoro tematici finalizzati ad elaborare azioni, iniziative e proposte sui diversi aspetti del fenomeno, attraverso la sinergia con i diversi soggetti istituzionali coinvolti quali le Forze dell’Ordine, l’ASP per gli interventi sanitari, l’Ufficio del Lavoro e, l’INPS per monitorare le procedure necessarie all’attivazione della sezione territoriale della rete del lavoro agricolo di qualità, prima in Sicilia.

Sempre nell’ambito delle attività intraprese dall’inizio dell’emergenza ad oggi, il Prefetto ha, poi, rimarcato il grande impegno svolto dall’apposito Gruppo di Lavoro costituito per l’esame delle comunicazioni relative alle richieste di autorizzazione alla prosecuzione e allo svolgimento delle attività lavorative di impresa. In tale contesto ha rimarcato il contributo professionale prestato dalla Guardia di Finanza e dalla Camera di Commercio in un’ottica di bilanciamento tra salvaguardia della salute pubblica, interessi economici e sicurezza sociale. Il Prefetto ha ,altresì, sottolineato le attività, tuttora in atto, che vedono impegnate in uno sforzo congiunto le Forze dell’Ordine, nonché i Vigili del Fuoco, l’Ispettorato del Lavoro e l’Asp per la vigilanza sulla corretta attuazione delle misure di contenimento e contrasto dell’epidemia all’interno delle aziende degli esercizi commerciali con l’osservanza dei Protocolli e delle Linee Guida.

Non è mancato, infine, il richiamo al possibile riaffiorare di forme di delittuosità comune e di nuove e temibili forme di infiltrazioni della criminalità nell’economia legale che potrebbe approfittare del momento di difficoltà economica delle imprese e delle famiglie. Al riguardo ha affermato con forza che alla prevenzione di tale fenomeno è prioritaria.

Il Prefetto infine rivolgendosi al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria provinciale ha espresso il più sentito ringraziamento a tutto il personale sanitario e infermieristico per la professionalità sempre dimostrata che ha contribuito senza dubbio al contenimento della pandemia.
In conclusione del suo intervento il Prefetto ha rimarcato la necessità di fare sistema e rete per il bene comune al fine di stimolare la sinergia istituzionale
affermando che bisogna fare amministrazione utilizzando le prerogative della propria funzione al fine di superare gli ostacoli che si frappongono alla soluzione delle diverse problematiche affermando infine che la sinergia istituzionale è l’unica modalità che garantisce il vero valore aggiunto dell’azione amministrativa.

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