NEI LOCALI DELL’EX MERCATO SI E’ SVOLTO UN DIBATTITO CURATO DAL M5S DI ISPICA

Domenica 18 Gennaio nei locali dell’ex Mercato si è svolto un dibattito, organizzato dal Movimento 5 stelle di Ispica, sulla sicurezza e la legalità nel territorio ispicese e nel ragusano in generale. Ospiti della serata Giorgio Pluchino, del Sindacato italiano lavoratori della Polizia, Paolo Borrometi, giornalista che segue e indaga la criminalità organizzata, e Marialucia Lorefice, portavoce pentastellata alla Camera dei Deputati. Ha moderato il dibattito Gianluca Genovese, delegato alle comunicazioni del Meetup M5S Ispica. Avendo analizzato la situazione della città e del circondario, la deputata Lorefice ha contestato i dati del Ministero dell’Interno secondo cui i i reati sono in diminuzione, il centro di accoglienza di Pozzallo e l’aeroporto di Comiso non assorbono poi così tanto personale e gli operatori di sicurezza sul territorio sono circa mille. “In realtà diminuiscono le denunce – contesta Lorefice – perché i cittadini stanno perdendo fiducia nelle istituzioni, e 1000 operatori sono comunque insufficienti a presidiare 1300kmq di territorio, 1400km di strade extraurbane che collegano 12 comuni e relative frazioni, in cui vivono circa 300.000 persone. Se poi consideriamo funzioni e turni di lavoro, ferie e malattie, si capisce che il presidio è solo sulla carta”. Genovese punta il dito contro l’Amministrazione ispicese: “Dobbiamo ringraziare la nostra amministrazione comunale che ha perso l’occasione per ottenere dal PON “Sicurezza” un finanziamento finalizzato alla realizzazione di un impianto di videosorveglianza cittadina ed extraurbana, come invece hanno fatto i Comuni di Comiso, Scicli, Vittoria e Pozzallo”. Giorgio Pluchino, del Silp di Ragusa, ha fatto presente le difficoltà che gli operatori di Polizia affrontano ogni giorno, ma anche l’abnegazione e lo spirito di sacrificio con cui compiono il proprio dovere: dalla mancanza di personale che viene spesso assorbito dal CPSA, soprattutto durante gli sbarchi, o dall’aeroporto di Comiso, alla carenza di tute operative o di fondi per mantenere le volanti, ai turni massacranti. Il segretario SILP ha successivamente fornito a tutti dei consigli su come rendere più sicure le proprie case e attività commerciali e su come gestire al meglio una malaugurata intrusione di malviventi. Paolo Borrometi, giornalista impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, ha acceso i riflettori sull’altra grande lacuna dell’emergenza sicurezza nel nostro territorio e in tutta Italia: la carenza nella certezza della pena. «È disarmante, infatti – ha fatto notare Borrometi – come il nostro sistema giuridico non riesca a disinnescare la catena di piccoli reati commessi dagli stessi soggetti, semplicemente perché i soggetti escono con grande facilità dalla galera, se e quando arrivano ad entrarci. È quindi compito del legislatore stringere le maglie della giustizia per non lasciare passare quelli che vengono considerati “piccoli reati”, che per quanto “piccoli” arrecano grande danno ai cittadini che li subiscono e generano angoscia nella popolazione tutta».

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