‘Ndrangheta: disposta amministrazione giudiziaria per la Caronte&Tourist

La Direzione Investigativa Antimafia, coordinata dalla Procura della Repubblica ha disposto l’amministrazione giudiziaria, per un periodo di mesi 6, nei confronti della Caronte & Tourist Spa, con sede a Messina. Con il medesimo provvedimento e’ stato disposto il sequestro dei beni nella disponibilita’ di Massimo Buda, figlio di Santo Buda, appartenente alla famiglia Buda di Villa San Giovanni, federata alla potente consorteria Imerti-Condello attiva nel comprensorio di Villa San Giovanni (RC) e territori limitrofi.

Secondo chi indaga sono emerse, anche grazie alle convergenti dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, la permeabilita’ della societa’ Caronte & Tourist Spa rispetto ad infiltrazioni della criminalita’ organizzata, nonche’ l’agevolazione garantita dalla medesima societa’ in favore di piu’ soggetti legati alle locali articolazioni di ‘ndrangheta.In particolare sono stati individuati in Domenico Passalacqua e Massimo Buda, entrambi dipendenti del vettore marittimo, i portatori degli interessi della ‘ndrangheta, agevolati da Caronte & Tourist Spa.

In particolare, le imprese – di fatto nella disponibilita’ dei citati Buda e Passalacqua hanno potuto gestire, ricavandone ingenti profitti, i servizi di bar-ristorazione e quelli di pulizia e disinfestazione a bordo delle imbarcazioni, nonche’ i servizi di prenotazione per gli autotrasportatori che si imbarcano sui traghetti del Gruppo Caronte & Tourist. Gli esponenti delle locali cosche sono stati altresi’ agevolati tramite l’assunzione di personale segnalato e, nel caso di Passalacqua, garantendo la retribuzione anche durante la latitanza e la sottoposizione a misura cautelare.

A Buda, infine, e’ stata garantita una rapida e brillante progressione in carriera, con la capacita’ di promuovere e gestire le nuove assunzioni e con la delega conferitagli per la risoluzione delle controversie tra dipendenti o con i fornitori. I beni sequestrati ammontano a un milione di euro.

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