NASCE UN GRANDE PERSONAGGIO DEL VARIETA’ ?

La sorpresa è stata grande. Nell’intervallo tra il primo ed il secondo tempo della commedia in due atti di Maurizio Nicastro Beata Gioventù, di cui speriamo di parlare domani, dal palcoscenico esce un tavolinetto, una sedia ed un microfono portato da Caterino Puccio l’attore e regista de La Giara. Ad un tratto un ragazzo alto magro, elegante, ballerino viene investito da un cono di luce ed egli comincia a ballare, poi a “trasformarsi” poi a recitare con comicità fredda, aggressiva, simpatica. Sbalordimento tra il pubblico (ma anche nel vostro cronista) nel vedere tanta capacità e forse tanta classe. Nulla sappiamo di lui tranne che ha esordito ne La Giara come attore, che è stato a Roma, che si è esibito in qualche altra circostanza più o meno improvvisata e che si chiama William Ansaldi. Come nella canzone di Modugno, Vecchio Frac, non si sa da dove viene né dove va, ma sappiamo che è bravo, forse bravissimo! Occorre però gestirlo bene questo ragazzo, senza mandarlo allo sbaraglio, senza forzare, ma dosando le sue uscite, e creandogli una, due opportunità ma di livello adeguato. Insomma ci vorrebbe uno “prattico”. (r.r.)

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