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NAPOLETANITÀ E TRATTO ARGENTINO SI FONDONO NELLA MUSICA DI SERVILLO – GIROTTO – MANGALAVITE
15 Ago 2012 11:09
Cava Pietra Franco si conferma una location per appuntamenti culturali di successo in provincia di Ragusa e la scelta degli organizzatori del Modica Miete Culture e Modica Jazz Fest ha sicuramente centrato l’obiettivo visto il tutto esaurito, la qualità del pubblico presente, attento e partecipe con i suoi applausi a sottolineare il gradimento di uno spettacolo di alto profilo musicale, con artisti di notevole spessore e una scenografia naturale mozzafiato, tra la roccia della cava e il panorama architettonico di Modica, unico e magico, grazie anche alla sapiente illuminazione.
Domenica 12 agosto, dopo una giornata molto particolare dal punto di vista meteorologico visto il maltempo abbattutosi in tutta la provincia, gli appassionati della buona musica non potevano non accorrere all’invito del Modica Miete Culture e Modica Jazz Fest e notevole è stato l’impegno dei tecnici per far sì che la location potesse essere in ordine per accogliere l’evento di così alta portata. Il pubblico, assiepato in ogni ordine di posti compresi gli anfratti fuori platea, lo spazio sottostante l’ingresso, il bar, non ha visto deluse le proprie aspettative, anzi ha ricevuto momenti sorprendentemente “belli” a conferma dell’elevata professionalità delle tre personalità artistiche sul palco: Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite. Un trio che sembra essere nato da sempre insieme, seppur provenendo da culture musicali diverse. Tre personalità artistiche ricche, versatili, dotate di un estro non comune, capacità interpretativa e innata voglia d’improvvisare che diventa tutt’uno con il proprio strumento, sia esso voce, piano, sax, percussioni. Un trio che riesce a tessere i repertori originali in una nuova trama e ordito riuscendo a far confluire armoniosamente, e in una nuova tessitura musicale, la canzone popolare e le atmosfere d’incanto di quella argentina.
La grande professionalità dei tre e la complicità che li lega riesce a creare, in una soluzione unica, anche le diverse provenienze geografiche del tiro in una unica regione: Peppe Servillo, istrione, animale da palco, improvvisatore da buon napoletano qual è, già band leader degli Avion Travel, cerca e trova complicità nei due grandi artisti del jazz internazionale insieme con lui sul palco: Javier Girotto (sax soprano, flauto e molto altro ancora) e Natalio Mangalavite (pianoforte e voce).
Dal tango di Piazzolla, al jazz e alla canzone d’autore italiana, passando per le melodie di Jobin. E poi ancora L’amico di Cordoba, Il chiacchierone, La canzone dei fiori, Vuelvo al sur, Separazione i brani tratti dal disco d’esordio “L’amico di Cordoba” “dove l’anima sud americana dei ritmi si sposa con l’indole mediterranea di Servillo in una fusione perfetta di stili e differenti emozioni – sottolineano gli organizzatori di Modica Miete Culture”. E ancora Lo sfogo del Mister, Maradona era meglio e Pelè, Per fare un gol, Obdulio – il riposo del re del centrocampo La canzone che non c’entra, alcuni brani di “Futbol”, secondo album del trio, ripresi dalla storia del calcio di Osvaldo Soriano. Sono queste alcune delle tredici storie di vita, d’amore e di pallone, inteso quest’ultimo come metafora della vita.
“La musica – afferma Servillo a fine serata – è possibilità di conoscenza in più, veicolata dalle emozioni e si rivolge a tutti. Trasmettere tramite la musica è bellissimo. E’ una padrona che va servita. Il posto è bellissimo – continua Peppe Servillo- e spero che questa manifestazione possa avere un seguito. Lo scenario naturale costituisce sicuramente un valore aggiunto. Occasioni del genere sono un’attrattiva. Si può far musica, stare insieme in modo diverso e condividere emozioni rompendo la monotonia di un’abitudine che ci porta a stare sempre più in casa e davanti dalla Tv”.
E decidendo di uscire fuori di casa seguendo il richiamo di un evento che si preannuncia di sicuro interesse può capitare di scoprire che Modica e la provincia di Ragusa sono sempre più meta di ospiti provenienti da altre regioni italiane che vengono non da turisti di passaggio, ma per soggiornare in una località che descrivono in termini entusiastici, cogliendo aspetti, valori e una qualità della vita non adeguatamente apprezzati e valorizzati da chi qui è nato e ci vive. Così può capitare, come è accaduto a Peppe Servillo a fine serata, di imbattersi nell’insegnante di attività motorie del figlio che., originaria di Modica oggi vive a Roma, o di rivedere con piacevole sorpresa la mamma degli amici dei suoi figli che, in vacanza nella campagna modicana, è stata informata di un concerto da non perdere per poi scoprire che era quello di Peppe Servillo che conosce e stima. E tra il pubblico anche altri ospiti importanti tra i quali anche, pare, una Ginzburg della famiglia della amata scrittrice Natalia Ginzburg.
La serata si è conclusa con il tripudio finale dell’omaggio a Domenico Modugno: un mix di ritmo argentino e anima napoletana nelle straordinarie versioni di “Tu si na cosa grande” e “Lu pisci spada” e con “Amara terra mia” che Peppe Servillo ha cantato con Patty Lomuscio e il gruppo Jazz Ensemble Schipa (Fulvio Palese al sax e Vince Abbracciante alla Fisarmonica). Il concerto si è così chiuso come si era aperto con l’esibizione di questo gruppo di giovani emergenti che, in apertura nell’ambito di “intorno al jazz” evento fortemente voluto da Bruno Civello Dirigente MIUR, ha interpretato il jazz di tradizione sino a Charlie Parker passando per Duke Ellington, dando prova di abilità tecnica frammista ad inventiva. “A tutti i giovani appassionati di musica auguro – conclude Peppe Servillo – di avere la possibilità di fare degli studi adeguati, seguiti da veri maestri” .
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