Musumeci contro l’Anas, è guerra: agli avvocati, il compito di quantificare i danni economici e di immagine

Il governo Musumeci ha affidato a un pool di avvocati il compito di redigere una relazione per quantificare i danni economici e di immagine che l’Anas ha procurato all’isola per non avere portato a termine alcuni cantieri ritenuti strategici e fondamentali.

Musumeci attacca: “Venti mesi fa il ministro per le Infrastrutture disse: ‘La Sicilia è ben oltre l’emergenza, buona parte delle strade provinciali è in condizione post bellica, propongo un commissario sul modello Genova’. Il ministro ci chiese di condividere il nome di un commissario straordinario, noi abbiamo proposto l’ingegnere Gianluca Javolella, provveditore opere pubbliche per la Sicilia: a quasi due anni di distanza, ancora da Roma non arriva alcun segnale. Su 14.500 km di strade provinciali, oltre il 50% è chiuso al traffico, la parte rimanente si presenta in una condizione di assoluta insicurezza.

La Regione non ha alcuna competenza sulla manutenzione delle strade provinciali, che rimane in capo alle Province – ha aggiunto – Nonostante tutto abbiamo messo a disposizione oltre 200 milioni per intervenire su alcune strade provinciali, ma sono rattoppi. Secondo i nostri tecnici servirebbe almeno 1 miliardo e mezzo di euro per rimettere in sesto le arterie provinciali”.

Musumeci ha poi annunciato che il suo governo chiede allo Stato poteri commissariali per tre anni con lo scopo di realizzare dieci opere pubbliche ritenute strategiche, adottando il ‘modello Genova’. Fra le opere in questione, la cittadella della cultura a Messina e la Ragusa-Catania.

 

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