Morti per covid o di covid? Lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità svela un’altra realtà

Morti “con” covid o morti “per” covid? E’ stato un interrogativo che ci ha accompagnato durante tutta la pandemia in special mondo per tutti i ricoverati che, purtroppo, sono morti. Tantissime persone hanno sempre, soprattutto molti familiari, hanno sempre sostenuto che i loro cari siano morti per altre patologie, anche pregresse, e che la positività da covid è stata soltanto una coincidenza e che comunque non era determinante. Morti “con” covid, dunque.

Ora, arriva anche un rapporto congiunto tra Istat e Istituto Superiore di Sanità che mette in evidenza un dato molto importante: in Itala, le morti di pazienti covid sarebbero state sovrastimate rispetto ad altri Paesi europei di almeno il 10%. Erano, insomma, morti “con” covid e non “per” covid.

Il campione preso in considerazione dall’Iss è rappresentativo — per età, provenienza geografica, patologie — dei decessi Covid nel complesso. Nel dettaglio, nel rapporto si spiega come nelle cartelle cliniche prese in esame, il Covid venga indicato come l’unica causa responsabile del decesso nel 23% dei casi, mentre nel 29% dei casi è presente una concausa e nel 48% si riscontrava più di una causa possibile per il decesso. Nel 90% delle schede compilate dai medici italiani, però, il Covid veniva indicato come causa direttamente responsabile del decesso. Da questa discrepanza deriverebbe una sovrastima dei dai dei decessi per Covid nel nostro Paese.

Una situazione che, onestamente, avevamo già subodorato e che sempre ci ha destato qualche sospetto. Adesso, è arrivata la conferma nero su bianco.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it